Cosa può succedere in Giappone dopo l’assassinio di Shinzo Abe
“Il Giappone è percepito da sempre come un luogo sicuro, l'assassinio di Shinzo Abe è un brutto colpo per l'immagine del paese. Per quanto riguarda gli aspetti strettamente politici, Abe era la guida, fino ad oggi, della più grande e influente corrente del Partito Liberal Democratico: il fatto che sia venuto a mancare improvvisamente renderà necessaria una fase di aggiustamento e tutto ciò che ne verrà sarà molto importante per la stabilità del governo giapponese”, così a Fanpage.it il Corrado Molteni, esperto di lingue e cultura del Giappone e professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano. L'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, 67 anni, è stato assassinato questa mattina a Nara, in Giappone, durante un comizio elettorale, per mano di un uomo di 42 anni, Tetsuya Yamagami, arrestato subito dopo l'omicidio.
Professore nell'immaginario collettivo il Giappone è un paese pacifico. Un ex primo ministro assassinato quanto mina questo assunto?
Il Giappone è percepito da sempre, perché effettivamente lo è, come un paese sicuro, dove i politici si spostano normalmente. Ovviamente un ex primo ministro come lo era Shinzo Abe, è seguito da un apparato di sicurezza, però in Giappone non si ha la percezione di pericoli imminenti o potenziali. Per questo mi sento di dire che è un brutto colpo per l'immagine del Giappone.
Quello di Abe non è il primo attentato di questo tipo in Giappone
Innanzitutto bisognerà capire quali siano le reali motivazioni che hanno spinto questa persona, relativamente giovane, a commettere questo gesto, ma no, non è la prima volta che accadono episodi simili di attentati, alcune volte riusciti, altre no, a esponenti politici di primo piano. E spesso sono stati perpetrati da organizzazioni malavitose. Sono messaggio o punizioni violente per comportamenti non accettati, ma in questo caso è difficile interpretare cosa sia accaduto.
Si ipotizzano responsabilità di gruppi politici di estrema destra
Se ci fosse un'organizzazione malavitosa o politica estremista è strano che chi ha premuto il grilletto abbia usato un'arma artigianale. È vero che in Giappone è molto difficile procurarsi un'arma, nessuno gira armato lì, è una cosa impensabile, ma un attentato organizzato da terzi avrebbe probabilmente previsto anche la fornitura di un'arma non artigianale come quella utilizzata.
È possibile che in questo caso venga applicata la pena di morte?
Non sono un giudice e non posso esprimermi su questo. Certamente dipenderà dagli elementi che verranno acquisiti su eventuali complici o motivazioni, ma ci sono elementi che sicuramente rendono concreta questa possibilità: è stato assassinato un ex primo ministro
Cosa ha rappresentato Abe nella politica giapponese?
Abe è stato un primo ministro molto importante, un personaggio di grande rilievo stimato e apprezzato da molti, anche contestato ma sempre democraticamente. A differenza dei suoi predecessori è stato in carica tantissimo tempo, quasi dieci anni, un periodo lunghissimo per gli standard giapponesi, lasciando un'impronta sia nell'ambito della politica economica con la sua Abenomics che è stata importante per sostenere l'economia giapponese che nella politica estera: era un leader conosciuto e stimato anche fuori dal Giappone.
E internamente al Giappone?
Internamente era la guida, fino ad oggi, della più grande e influente corrente del Partito Liberal Democratico: il fatto che sia venuto a mancare improvvisamente renderà necessaria una fase di aggiustamento.
Questo cambierà qualche assetto nel futuro politico del Paese?
Il Partito Liberal Democratico è molto popolare e il primo ministro attuale molto forte, credo quindi che questo scossone provocato dalla morte di Abe verrà superato, ma ci saranno sicuramente dei momenti di assestamento: ci sarà un'elezione perché lui era un membro della Camera bassa. L'aspetto politico più delicato è cosa accadrà nella corrente di Abe che è molto importante per la stabilità del governo. In termini politici questo è un aspetto che richiederà un po'.