Cosa prevede il nuovo piano vaccinale anti Covid del Governo: si parte con insegnanti e under 55
Sono 2.233.982 le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino in Italia, mentre quelle che hanno ricevuto anche la seconda sono 867.237. A riferirlo il portale dedicato alla campagna vaccinale della Presidenza del Consiglio, specificando che sono 2.390.985 i vaccini Pfizer e BionTech distribuiti alle regioni Italiane, mentre il siero di AstraZeneca non è ancora stato consegnato al nostro paese e dovrebbe arrivare non prima della prossima settimana. Il suo impiego, che l'AIFA ha indicato per la fascia di età 18-55 anni, è destinato a mutare sensibilmente il piano vaccini anti Covid.
Il nuovo piano vaccinale: Fase 1 e Fase 3 procederanno parallelamente
Le restrizioni all'utilizzo di AstraZeneca per i più anziani, infatti, imporranno di somministrare agli over 55 solo i sieri di Pfizer e Moderna, mentre quello di Oxford sarà riservato alla fascia d'età tra i 18 e i 55 anni. Ciò – secondo quanto stabilito ieri nel vertice tenuto tra Governo, commissario straordinario e Regioni – farà sì che la Fase 1 e la Fase 3 della campagna di vaccinazione procederanno insieme attraverso due percorsi paralleli. La prima, come è noto, è riservata ad operatori sanitari e socio-sanitari, ospiti Rsa e over 80. L'altra, invece, al personale scolastico, lavoratori di servizi essenziali e dei setting a rischio, ospiti di carceri e luoghi di comunità e persone con comorbidità moderata di ogni età. Come spiega Quotidiano Sanità "questa azione parallela di avvio della Fase 3 insieme alla Fase 1 si pone i seguenti obiettivi: con la Fase 1 e Fase 2 si punta ad abbassare la letalità, mentre con la Fase 3 e Fase 4 si mira a limitare la diffusione del virus".
A chi verrà somministrato il vaccino AstraZeneca
Come detto il siero sviluppato dall'Università di Oxford e dalla casa farmaceutica AstraZeneca verrà somministrato da subito nella cosiddetta "Fase 3" e sarà riservato solo ad alcune categorie, per un totale di quasi 3,9 milioni di persone, tutte comunque dell'età massima di 55 anni. Tra questi c'è il personale scolastico e universitario docente e non docente (1.107.174 persone), quindi personale delle forze armate, della polizia, guardia di finanza, guardia costiera e vigili del fuoco (551.566 persone). Ci sono poi detenuti, personale carcerario e agenti di polizia penitenziaria (97.724 persone), luoghi di comunità sia civili che religiosi (circa 200mila persone) e infine coloro che lavorano in altri servizi essenziali per la comunità (2.167.200 persone).
A chi andranno i vaccini Pfizer e Moderna
I sieri sviluppati da Pfizer/BionTech e Moderna sono riservati alle fasi 1 e 2 di vaccinazione. La prima è quella attualmente in corso, seppur con non poche difficoltà, e include operatori sanitari e socio-sanitari, ospiti Rsa e over 80. La Fase due interessa invece una "sacca" di quasi 20 milioni di persone: tra loro ci sono i soggetti estremamente vulnerabili di ogni età (2.083.609), anziani 75-79 anni (2.644.013), anziani 70-74 anni (3.324.360), persone vulnerabili under 70 (5.865.335), anziani 60-69 anni senza rischi specifici (3.776.891), persone 55-59 anni (2.174.519).
Quante dosi di vaccino arriveranno a febbraio e marzo
Durante il vertice tra Governo, Regioni e commissario straordinario è stato anche aggiornato il piano di approvvigionamento dei vaccini. Nel mese di febbraio – salvo imprevisti – dovrebbero arrivare 1,25 milioni di dosi di siero AstraZeneca, 2,27 di Pfizer/BionTech e 520mila di Moderna, per un totale di 4,04 milioni di dosi (il dato cumulativo, considerando anche i mesi di dicembre e gennaio, sarà di 6,43 milioni di dosi). A marzo ci sarò un sensibile incremento: ci si attende infatti l'arrivo di 4,05 milioni di dosi del siero AstraZeneca, 3,5 di quello Pfizer/BionTech e 690mila di Moderna per un totale di 8.240.000 dosi di vaccino. Tali dati sono quelli comunicate dalle tre aziende farmaceutiche che hanno ricevuto il via libera da parte di EMA e AIFA.
Bonaccini: "Dosi per gli 80enni alle Regioni in base al numero di assistiti di quell'età"
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine dell'incontro con i ministri Speranza e Boccia e il commissario Arcuri di ieri pomeriggio, ha dichiarato: "Abbiamo definito con il Governo le modalità della prossima fase, che sarà dedicata alla popolazione over 80. Come tutti sappiamo, gli anziani sono la categoria più colpita dalla pandemia ed è fondamentale metterla in sicurezza il prima possibile. Per questo abbiamo convenuto di assegnare a ogni Regione e Provincia Autonoma un numero di dosi di vaccini pari al numero degli ultraottantenni che vi sono assistiti. Successivamente, si procederà a compensazioni".