Cosa non torna sulla morte della 15enne impiccata a Enna: scarpe pulite, piedi legati e ginocchia a terra
Scarpe pulite nonostante il percorso nel giardino, mani libere ma piedi inspiegabilmente legati. Sono solo alcuni degli aspetti poco chiari nel rinvenimento del cadavere della 15enne di Piazza Armerina, trovata impiccata a un albero nel giardino di casa dagli stessi genitori nell’abitazione in provincia di Enna il 5 novembre scorso. Si tratta di elementi che insieme ai primi risultati dell’autopsia alimentano il sospetto e il dubbio che possa non essersi trattato di suicidio.
L’esame post mortem condotto nelle scorse ore ha spinto gli inquirenti a definire "anomale" le modalità del suicidio della 15enne anche se le indagini al momento proseguono con l’Ipotesi di reato di istigazione al suicidio a carico di ignoti e quindi senza indagati. Secondo quanto emerso finora, l’adolescente aveva collo, addome e piedi legati mentre l’osso cervicale non era spezzato, le mani erano libere e le scarpe pulite.
Elementi che sembrano stonare con l’ambiente circostante visto che per raggiungere l’area la ragazza ha dovuto camminare per alcune centinaia di metri sulla terra e per mettere in atto un gesto estremo non era necessario legarsi i piedi.
A questo si aggiunge il misterioso biglietto di addio all’ex fidanzato che, secondo i familiari, non sarebbe stato scritto dalla 15enne. Per genitori e sorelle, infatti, quella non è la scrittura della 15enne anche se dovrà essere un perito incaricato dalla procura a valutare la grafia.
I famigliari chiedono di indagare su quel buco di 40minuti in cui la ragazza è rimasta sola dopo essere tornata prima da scuola per una lite con alcune compagne di classe. Quel giorno la madre era andata a prenderla trovandola in lacrime e l’aveva accompagnata a casa ma poi pare si fosse calmata. “Aveva detto che era successo qualcosa di brutto ma poi abbiamo scherzato e fatto battute e lei ha sorriso e per questo l'ho lasciata sola e siamo usciti” aveva raccontato la madre.
Ora sia lei sia il marito, sia le figlie sospettano che non si sia trattato di un suicidio. “Posso assicurare che mia figlia non l’avrebbe neanche pensato un gesto del genere. Era brava a scuola e nello sport, era molto socievole. Insomma, era solare, bella. Era soprattutto di sani principi, sempre piena di vita” ha spiegato il padre a Repubblica, aggiungendo: “Discussioni ce n’erano state anche prima. Ma mia figlia sapeva come affrontarle. Una cosa è certa: la sera prima che morisse progettava con tutti noi una vacanza”.
“Era tutta legata fino ai piedi, aveva le braccia libere, le corde erano due. Non erano avvolte attorno al collo, lei era come appoggiata a una delle corde. Le ginocchia toccavano terra. La sedia trovata lì non aveva l’impronta delle sue scarpe che erano bianche e pulite” racconta invece la madre al Corriere della Sera, rivelando: “Ho tantissimi sospetti. Mi sono fatta delle idee e ho in testa dei nomi”.