Cosa non torna sul percorso fatto dal bimbo scomparso per ore a Locorotondo
Quella del bambino di due anni che per una giornata ha tenuto col fiato sospeso un’intera comunità è fortunatamente una storia a lieto fine, dato che il piccolo scomparso nella tarda mattinata di martedì scorso è stato poi ritrovato, in buone condizioni di salute, la sera stessa. Ma le indagini su quanto accaduto non sono ancora terminate.
Non mancano i dubbi, infatti, su quanto effettivamente è successo quel giorno, e qualche domanda l’ha fatto anche il sindaco di Locorotondo Antonio Bufano, che ha partecipato alle ricerche del piccolo. Come ha fatto un bambino che ancora non ha compiuto due anni a camminare per chilometri, da solo, senza farsi notare da nessuno?
Ieri i carabinieri sono tornati nuovamente sul luogo in cui è stato ritrovato il bambino: “Era nascosto bene sotto un albero, dall’alto non si vedeva”, ha detto chi lo ha individuato dopo circa 8 ore di ricerche. I militari, prestando attenzione a ogni dettaglio, hanno attraversato il bosco per cercare di individuare il percorso che può aver fatto il bambino: si parla, dall’inizio, di allontanamento volontario – il piccolo stava giocando davanti casa quando improvvisamente è sparito – ma ancora non è possibile escludere altre piste.
La domanda a cui deve rispondere chi indaga è come abbia fatto a quella età e con una camminata ancora incerta a vagare da solo per chilometri, passando anche da una strada trafficata, senza che appunto nessuno si sia accorto di lui.
Restano intanto i ringraziamenti, davanti ai giornalisti e sui social, da parte dei familiari del piccolo a tutti coloro che hanno contribuito a cercare il bambino: “Grazie a tutti per il supporto morale – uno dei post su Facebook -. E alla gente cattiva e frustata che spara sentenze senza sapere dico solo questo: mi auguro che non succeda a voi”. E il bambino, fortunatamente, sta bene: i medici lo hanno monitorato e anche le piccole ferite sul volto stanno già guarendo.