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Mattia Caruso ucciso dalla fidanzata Valentina

“Cosa ho fatto? Chiedo scusa a tutti”: Valentina Boscaro dopo la condanna per l’omicidio di Mattia Caruso

Dopo la sentenza di condanna a 24 anni in carcere per l’omicidio del fidanzato Mattia Caruso, ucciso nella sua auto il 22 settembre 2022 ad Abano Terme, Valentina Caruso è stata portata in carcere in stato di shock. In lacrime avrebbe chiesto scusa ai presenti. I legali della difesa annunciano il ricorso per riottenere i domiciliari in attesa del terzo grado di giudizio.
A cura di Eleonora Panseri
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"Cosa ho fatto? Chiedo scusa a tutti". Sarebbero state queste le prime parole di Valentina Boscaro dopo la lettura della sentenza di condanna a 24 anni in carcere per l'omicidio del fidanzato Mattia Caruso, ucciso nella sua auto il 22 settembre 2022 ad Abano Terme. A raccontarlo è Il Gazzettino che spiega anche le ragioni della decisione, legata al rischio di fuga, al pericolo di reiterazione del reato e alla sospensione della potestà genitoriale per la 31enne, mamma di una bimba di 5 anni ora affidata al padre.

Secondo quanto riportato, la giovane era in profondo stato di shock quando è stata prelevata dai carabinieri per essere portata nel penitenziario dei Montorio Veronese. Ma gli avvocati della difesa, Ferdinando Bonon e Alberto Berardi, hanno già annunciato il ricorso al Tribunale del riesame per riottenere gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico fino al terzo grado di giudizio.

Valentina Boscaro, la 31enne accusata dell'omicidio del fidanzato Mattia Caruso
Valentina Boscaro, la 31enne accusata dell'omicidio del fidanzato Mattia Caruso

"Ma quale fuga? In tredici mesi di arresti domiciliari Valentina Boscaro si è comportata in maniera esemplare", ha detto l’avvocato Berardi. "E poi dov’è il pericolo della reiterazione del reato se Valentina abita da sola?", ha aggiunto ancora il legale della 31enne. Secondo quanto riferito, gli avvocati starebbe già studiando anche il ricorso alla Corte d’Appello di Venezia per dimostrare come il delitto non sia stati volontario ma preterintenzionale.

La pubblico ministero Valeria Sanzari alla fine della sua esposizione nel processo contro Valentina Boscaro aveva chiesto per la 31enne l'ergastolo e la detenzione in carcere. Secondo l'accusa, infatti, la ragazza non si sarebbe "mai pentita", definendola "fredda e crudele".

Al processo i messaggi tra la 31enne e la vittima

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In aula, davanti alla Corte d’Assise presieduta da Mariella Fino, i due avvocati hanno presentato alcuni messaggi Whatsapp scambiati tra la vittima e la 31enne per sostenere la tesi del presunto animo violento della vittima. In particolare, quelli risalenti alla notte del 4 luglio dell’anno scorso, giorno dopo una gita fatta dai due fidanzati, quando la giovane ha raccontato di essere stata picchiata da Mattia Caruso.

Agli atti sono state prodotte anche delle foto, dove si vede la 31enne con due lividi, uno sul costato e uno sopra a un occhio. "Amo, vedi te, lo dico solo, ragiona pensa prima di agire, io sono morto dentro per come è andata”, avrebbe scritto il ragazzo. Al messaggio del fidanzato Boscaro avrebbe risposto: “Mi hai incrinato una costola. Hai idea domani cosa ho? Un pugno in faccia. Non riesco neanche a stare sdraiata. Stammi alla larga. Non riesco a stare distesa”.

La difesa ha presentato in aula anche una chat tra il ragazzo e la madre Rosa del 25 settembre del 2021. Esattamente un anno dopo Caruso sarebbe stato accoltellato a morte. “Poi fra suo (riferendosi al fratello di Valentina, con cui era in contrasto, ndr) è contro la violenza sulle donne e l’ho massacrata”, è quanto scrive Mattia.

La madre risponde: “Queste sono altre cose e devi vergognarti non andarne fiero”. Lo stesso giorno Mattia si era scambiato messaggi anche con il fratello Rosario in cui ancora ricordava la violenza: “Fra, l’ho pestata, dopo la terza non si alzava più. Le ho fatto un occhio viola”. L'altro risponde: “Non si fanno queste cose, devi essere un uomo”.

L'omicidio di Mattia Caruso

Mattia Caruso, 30 anni
Mattia Caruso, 30 anni

Mattia Caruso era stato ucciso la sera del 25 settembre 2022 ad Abano Terme, in provincia di Padova, in via dei Colli Euganei. Il ragazzo venne colpito con un coltello dentro l’auto su cui viaggiavano lui e la fidanzata, Valentina Boscaro. Alla guida c'era il 30enne.

A chiamare l’ambulanza del Suem 118 era stato un automobilista di passaggio, che aveva visto Mattia riverso a terra, in un lago di sangue. A infliggergli una coltellata mortale al cuore sarebbe stata quindi proprio la ragazza che inizialmente aveva parlato di un'aggressore agli inquirenti, tentando di depistare le indagini.

Poi, dopo alcuni giorni, aveva confessato. "Non volevo ucciderlo", aveva detto a più riprese, aggiungendo: "Mi dispiace e sono davvero pentita per quello che ho fatto". La 31enne il mese scorso aveva anche detto ai giudici di essere vittima delle violenze del ragazzo. La tesi della donna vessata dal compagno è stata anche una delle principali tesi difensive dei legali della donna.

Mi picchiava e mi violentava. Voleva che rimanessi incinta. Mi minacciava dicendomi che era un mafioso e mi avrebbe sparato in testa”, aveva raccontato. Accuse che tuttavia non hanno mai trovato conferma.

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