Cosa hanno trovato nei due covi di Matteo Messina Denaro: dall’agenda ai gioielli
Finora sono due i covi che i carabinieri del Ros hanno individuato come nascondigli di Matteo Messina Denaro, il boss di Cosa Nostra arrestato lo scorso lunedì 16 gennaio nella clinica La Maddalena a Palermo dove si trovava per cure mediche.
All'interno dei due covi sono stati trovati una serie di oggetti, molti dei quali di lusso, oltre ad un'agenda e ad altri documenti che sono ora al vaglio degli inquirenti alla ricerca di informazioni top secret sugli anni della latitanza e sulla storia della mafia.
Entrambi si trovano a Campobello di Mazara, nel Trapanese: in questo Paese di circa 11mila abitanti e a soli 8 chilometri da Catselvetrano, dove il Padrino è cresciuto, hanno la residenza anche Andrea Bonafede, il geometra di cui Messina Denaro utilizzava l'identità, e Giovanni Luppino, l'autista fermato insieme a lui lunedì.
Il primo covo individuato poche ore dopo l'arresto di Messina Denaro e si trova in via Cb 31: si tratta di un appartamento dove il boss pare abbia vissuto negli ultimi sei mesi. Il secondo, invece, è un bunker scoperto all'interno di un altro appartamento situato in via Maggiore Toselli.
Come si vede dall'immagine satellitare, i due covi si trovano agli estremi dello stesso quartiere. In mezzo, ci sono la casa del vero Andrea Bonafede e quella della madre e l'abitazione di Luppino.
Cosa è stato trovato nel primo covo in via Cb 31
Il primo covo di Matteo Messina Denaro è stato individuato poche ore dopo il suo arresto. È un appartamento dall'arredamento ricercato che si trova in via Cb 31 a Campobello di Mazara e che il boss avrebbe utilizzato almeno negli ultimi 6 mesi.
Di proprietà del vero Andrea Bonafede, all'interno i carabinieri del Ros hanno trovato gioielli, profumi, decine di scarpe modello sneackers (di marca), anche costose, diversi modelli di occhiali ray-ban, un frigorifero ben rifornito, diverse ricevute di ristoranti.
È stata anche rinvenuta un'agenda, il cui contenuto è al vaglio degli inquirenti, ma al cui interno ci sono molte riflessioni personali di Messina Denaro.
Si tratta di veri e propri sfoghi sulla famiglia e sulla figlia Lorenza Alagna, allontanatasi da lui da tempo dopo aver rotto, insieme alla madre Francesca, ogni rapporto con quel mondo mafioso della famiglia di origine di Messina Denaro.
Tuttavia, secondo le prime indiscrezioni, nessun documento segreto è stato rinvenuto tra quelle pagine ma molte riflessioni che però potrebbero rappresentare degli spunti per ricostruire le indagini sulla latitanza del boss.
Cosa è stato trovato nel bunker, il secondo covo di Messina Denaro
Qualche ora dopo il primo, gli inquirenti hanno individuato anche il secondo covo di Messina Denaro. Si trova sempre a Campobello di Mazara in via Maggiore Toselli, a soli 300 metri dall'altro.
Questa volta si tratta di un vero e proprio bunker che il boss ha fatto costruire all'interno di una abitazione su due piani di proprietà di Errico Risalvato, indagato e poi assolto, nel 2001, dall'accusa di associazione mafiosa. Errico è fratello di Giovanni Risalvato, condannato a 14 anni per mafia ora libero, imprenditore del calcestruzzi.
Il nuovo covo è una stanza nascosta all'interno di un immobile al piano terra. Ci si accede spostando il fondo scorrevole di un armadio pieno di vestiti.
Da qui i carabinieri del Ros hanno portato via tre scatoloni pieni di documenti, che ora dovranno essere attentamente esaminati. Ma sono stati trovati anche gioielli, collane, bracciali e anche pietre preziose di dimensioni consistenti, secondo quanto si apprende da fonti qualificate. Dovrà essere ora una perizia ad accertare l'autenticità e il valore dei gioielli e delle pietre trovate.