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Guerra in Ucraina

Putin parla con Macron: “Ecco le mie condizioni per fermare la guerra”

Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha dialogato al telefono con il suo omologo russo Vladimir Putin per sollecitare la ricerca di una soluzione pacifica alla crisi con l’Ucraina.
A cura di Davide Falcioni
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Il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha dialogato al telefono con il suo omologo russo Vladimir Putin per sollecitare la ricerca di una soluzione pacifica alla crisi con l'Ucraina. Secondo una nota diramata nel pomeriggio dall'Eliseo il capo del Cremlino si è impegnato principalmente su tre punti: fermare tutti i bombardamenti contro i civili e i loro luoghi di residenza; preservare dai raid le infrastrutture civili; non compromettere la sicurezze delle strade, in particolare di quella a sud di Kiev. "Il presidente Putin – spiega la nota di Parigi – ha confermato la volontà di rispettare questi tre impegni". Inoltre il presidente Macron ha chiesto il pieno rispetto "del diritto internazionale umanitario, la protezione della popolazione civile e l'invio di aiuti umanitari". L'Eliseo ha chiamato anche il presidente ucraino Zelensky, con il quale "i nostri scambi sono costanti".

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Putin ha inoltre spiegato a Macron che "un accordo è possibile solo se vengono presi in considerazione, senza condizioni, i legittimi interessi di sicurezza della Russia", compreso il riconoscimento dell'annessione della Crimea. Stando a quanto reso noto dal Cremlino, citato dalla Ria, i due leader "hanno concordato di mantenere i contatti". "Macron ha espresso a Putin la speranza in una rapida risoluzione dell'attuale conflitto attraverso il dialogo e i negoziati con Kiev – ha aggiunto il Cremlino – la Russia è aperta ai negoziati con i rappresentanti dell'Ucraina e si aspetta che portino ai risultati desiderati. Il dialogo tra Putin e Macron arriva mentre sono in corso violenti attacchi a Kharkiv, seconda città dell'Ucraina; tali attacchi, secondo fonti locali, hanno provocato la morte di una donna civile e 31 feriti (15 militari e 16 civili). In totale negli ultimi giorni in città sono stati registrati 44 feriti, di cui 20 militari, e sette morti (due militari e cinque civili).

Amnesty International: "Da Russia attacchi indiscriminati ad aree civili"

Secondo Agnès Callamard, segretario generale di Amnesty International, "l'invasione russa dell'Ucraina è stata caratterizzata da attacchi indiscriminati alle aree civili e bombardamenti a siti protetti come ospedali. Gli attacchi indiscriminati violano il diritto internazionale umanitario (le leggi di guerra) e possono costituire crimini di guerra. L'esercito russo ha mostrato un palese disprezzo per la vita dei civili usando missili balistici e altre armi esplosive con effetti ad ampia area in aree densamente popolate. Alcuni di questi attacchi possono rappresentare crimini di guerra. Il governo russo, che afferma falsamente di utilizzare solo armi a guida di precisione, dovrebbe assumersi la responsabilità di questi atti”, ha affermato il numero uno di Amnesty.

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