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Come sfruttare la pausa pranzo al meglio e ritrovare la giusta carica

La pausa pranzo è tra i momenti più attesi della giornata da lavoratori e studenti, per staccare la spina e trovare le giusta carica per arrivare sani e salvi a sera. Ecco come sfruttare al meglio questo periodo di tempo, in cui dedicarsi alle proprie passioni e trovare vie di fuga alternative alla routine quotidiana.
A cura di Redazione
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La pausa pranzo è tra i momenti più attesi da lavoratori e studenti, che finalmente riescono a staccare un po' la spina per mezz'ora o un'ora dopo una prima parte di mattinata piuttosto impegnativa. Non tutti, però, riescono a sfruttare al meglio questo prezioso tempo che serve per trovare la giusta energia per il resto della giornata e tornare carichi alle proprie faccende. C'è chi, infatti, chi si dedica solo a consumare il proprio pasto oppure chi continua imperterrito a fare ciò che stava facendo prima nella vana speranza di tornare con anticipo a casa la sera. Pessima idea. Per avere una carriera, sui libri come in ufficio, di successo, è necessario ottimizzare il tempo a disposizione, facendo ciò che si ama e rigenerando il corpo e lo spirito, dalla passeggiata all'aria aperta allo sport, dalla lettura di libri e riviste al gioco sullo smartphone. Ecco alcune storie da cui prendere spunto.

Chiara, segretaria – 28 anni: "Leggo per dare sfogo alla fantasia"

Uno dei passatempi preferiti per rigenerarsi durante la pausa pranzo è la lettura di un libro o di una rivista. Lo sa bene Chiara, segretaria di 28 anni, che utilizza i 60 minuti a disposizione del break, dopo un sano spuntino, per immergersi in questa attività. "Leggere mi permette di rilassarmi e allo stesso tempo di mantenere attiva la mente. Posso sfogare nella fantasia le mie ansie e preoccupazioni giornaliere e rifugiarmi in una storia diversa, anche solo per pochi minuti, allontanandomi dai problemi legati a scadenze e appuntamenti. Solo così riesco davvero a staccare la spina e tornare alla mia scrivania più concentrata di prima".

Antonio, negoziante – 31 anni: "Tento la fortuna"

La pausa pranzo può essere anche un momento per dedicarsi ad attività più divertenti, come fa Antonio, titolare di un negozio di abbigliamento di 31 anni che approfitta del break dopo mangiato, quando il flusso dei clienti diminuisce, per tentare la fortuna giocando con Casinò Break, la promozione di StarCasinò che regala un fantastico bonus ricarica tra le 12:00 e le 14:00. "Mi rilassa giocare in questo modo e dare uno sprint a alla mia giornata, che a volte mi sembra così monotona. E poi posso provarci ovunque mi trovi, perché perché posso connettermi direttamente dal mio smartphone sulla piattaforma dedicata e farmi baciare dalla fortuna".

Giorgia, studentessa – 19 anni: "In palestra prima di riprendere a studiare"

A lavoro come all'università sono molte le persone che decidono di dedicare la pausa pranzo all'attività fisica. È un buon modo per recuperare le energie. Non bisogna necessariamente andare in palestra, l'importante è mettersi in movimento. "Approfitto del break per il pranzo tra una lezione e l'altra – dice Giorgia, studentessa di 19 anni – per fare un po' di attrezzi o per fare jogging. I miei professori mi hanno sempre consigliato di farlo perché stare troppo a lungo seduti nella stessa posizione può provocare danni alla vista, al collo e alla schiena. Dopo mi sento molto meglio e posso concentrarmi senza troppi problemi".

Luca, banchiere – 43 anni: "Passeggiata rigenerante con i colleghi"

C'è anche chi durante la pausa pranzo sfrutta il tempo a disposizione per instaurare legami più forti con i propri colleghi, per conoscerli meglio trascorrendo del tempo con loro. Come nel caso di Luca, banchiere di 43 anni. "Sono 15 anni che faccio questo lavoro – racconta – e la pausa pranzo è da sempre il momento più bello della mia giornata lavorativa. Mi piace uscire dopo aver mangiato un boccone a prendere un po' d'aria insieme ai mie colleghi. Sembra che il tempo si fermi e c'è la possibilità di instaurare dei legami più profondi, approfondendo passioni e vissuto, che possono rendere più proficua anche la collaborazione dietro la scrivania".

Articolo sponsorizzato. 

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