Cosa fare in caso di tampone Covid positivo? Le nuove regole
La pandemia di Covid-19 non è ancora finita: pur non essendoci più l'emergenza sanitaria, continuano a svilupparsi e a diffondersi nuove varianti – le ultime sono quelle ribattezzate Pirola e Eris, responsabili di un nuovo aumento dei contagi.
Nelle ultime settimane, infatti, come confermato dai bollettini settimanali pubblicati dal Ministero della Salute, si è registrato un incremento dei nuovi casi di Covid-19, anche se, secondo gli esperti, non bisogna preoccuparsi. Lo hanno spiegato a Fanpage.it Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, e Massimo Galli, già primario dell'ospedale Sacco di Milano.
Tuttavia, le regole per chi oggi risulta positivo al tampone o per chi viene a contatto con un positivo sono diverse rispetto a qualche mese fa. Il Consiglio dei Ministri del 7 agosto 2023 ha approvato un provvedimento (Decreto-legge 10 agosto 2023 , n. 105), che abroga il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell'isolamento perché risultate positive al Covid-19, come era previsto dal Decreto legge 52 del 2021 all'articolo 10 ter.
Dunque, stop alla quarantena per chi risulta positivo al tampone. Non è dunque neppure necessario il tampone negativo per poter uscire da casa.
Tuttavia, restano in vigore alcune norme "di buon senso" che è bene seguire per evitare la diffusione dell'infezione. La circolare elaborata dalla direzione della Prevenzione del ministero della Salute, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge sulla fine dell'obbligo di isolamento per le persone positive a Sars-CoV-2, precisa infatti che, qualora si risulti positivi a un test molecolare o antigenico, è "consigliato indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o Fff2), se si entra in contatto con altre persone. Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi. Applicare una corretta igiene delle mani. Evitare ambienti affollati".
Ancora, la circolare sottolinea che "per quanto riguarda le persone con diagnosi confermata di Covid-19 ricoverate in ospedale oppure ospiti di Rsa si rimanda alle norme fin qui attuate".
Per chi viene in contatto con soggetti positivi al Covid, la circolare prevede che "non si applica nessuna misura restrittiva" ma "si raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto".
E nel corso di questi giorni "è opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza. Se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19 è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, o molecolare".