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Omicidio Saman Abbas

Cosa è emerso dall’interrogatorio del cugino di Saman Abbas: Ikram Ijaz sotto torchio per 9 ore

“Non so dove sia il corpo. Io non c’entro niente”: è quanto sostiene il cugino di Saman Abbas, che ieri è stato interrogato nel carcere di Reggio Emilia. L’uomo non ha indicato il luogo dove è stata sepolta la 18enne di origini pakistane scomparsa da Novellara. Per i legali ha chiarito la sua posizione, ma la sua verità non convince chi indaga.
A cura di Susanna Picone
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Ha continuato a dichiararsi estraneo alla scomparsa della cugina Saman Abbas e non ha detto dove è stato nascosto il corpo della diciottenne. Dal lungo interrogatorio di ieri chiesto da Ikram Ijaz, il cugino 28enne della giovane scomparsa da Novellara (Reggio Emilia), gli investigatori ne sono usciti senza elementi utili a dare una svolta all’inchiesta. Ikram Ijaz è l'unico degli indagati ad essere stato arrestato, il 28 maggio scorso a Nimes, mentre stava andando dalla Francia alla Spagna. Pochi giorni dopo è stato trasferito in Italia nel carcere di Reggio Emilia, dove ieri è stato sentito per molte ore, dalle 15 a mezzanotte e mezza, dalla pm Laura Galli e dai carabinieri del nucleo investigativo dell'Arma reggiana. Ma, appunto, l’uomo non avrebbe dato indicazioni utili per ritrovare la giovane Saman.

La versione del cugino di Saman non convince gli investigatori

"Il nostro assistito ha risposto a tutte le domande. Con questo interrogatorio ha chiarito definitivamente la sua posizione", hanno detto gli avvocati che lo difendono, Domenico Noris Bucchi e Luigi Scarcella. La sua verità, però, non combacia con le ipotesi degli investigatori, secondo cui Saman è stata uccisa dai suoi familiari dopo aver detto no a un matrimonio combinato in Pakistan. A quanto si apprende, gli elementi riferiti dall’uomo non avrebbero insomma convinto chi indaga, ad esempio le spiegazioni date sui motivi del suo allontanamento all'estero e sulla sera del video che lo ritrae con attrezzi da lavoro insieme a un altro cugino, Nomanhulaq Nomanhulaq, anche lui indagato, e allo zio, Danish Hasnain, considerato l'esecutore materiale del delitto. Tutti gli altri indagati per l’omicidio di Saman Abbas sono ricercati all’estero, compresi i genitori della ragazza, partiti a inizio maggio per il Pakistan.

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La posizione del fidanzato di Saman

Uno dei prossimi passaggi giudiziari, se il Gip accoglierà la richiesta della Procura, sarà l'incidente probatorio per sentire il fidanzato della ragazza scomparsa, un giovane pachistano residente in un'altra regione, che ha denunciato le minacce subite dai familiari di lei. La delicatezza della sua situazione ha spinto affinché la testimonianza venga acquisita come prova, ancora prima del processo. Il giovane in questi ultimi giorni ha riferito diversi elementi sulle ultime ore di Saman, con cui aveva parlato e aveva scambiato messaggi e audio da cui emergeva tutta la preoccupazione della ragazza per i contrasti con i genitori.

Le ultime notizie sulle ricerche del corpo di Saman Abbas

Intanto non si fermano le ricerche del corpo di Saman nelle campagne di Novellara, dove ormai un'ampia zona intorno all'azienda agricola dove viveva la famiglia della ragazza è stata battuta più volte e negli ultimi giorni sono stati controllati altri edifici e boschetti, estendendo l'area. La prossima settimana arriveranno a Novellara quattro cani della polizia tedesca, specializzati nella ricerca dei cadaveri.

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