Cos’è la quaresima? Tutte le cose che non sai sul periodo che ci porterà a Pasqua
Finito il carnevale, comincia la quaresima. Come dice il nome stesso, si tratta di un periodo quaranta giorni che, per i cristiani, deve preparare alla morte ed alla resurrezione di Gesù Cristo, che avviene a Pasqua. I giorni, in realtà, sono quarantaquattro secondo il rito latino: i milanesi, per i quali si applica il rito ambrosiano, festeggeranno la fine del carnevale solo questa domenica e per loro i giorni della quaresima saranno veramente quaranta. Il giorno di “carnevale” si chiama così perché è l’ultimo in cui si può mangiare carne (dal latino “carnem levare”, cioè dopo questo giorno non è più lecito mangiare carne secondo un’antica usanza). Carnevale prende anche il nome di “Martedì grasso”, cioè l’ultimo giorno in cui è consentito mangiare “di grasso”, cioè, appunto, della carne.
Il numero quaranta fa riferimento a numerosi avvenimenti dell’Antico e del Nuovo Testamento: i quaranta giorni del diluvio universale; i quaranta giorni trascorsi da Mosè sul monte Sinai; i quarant’anni dell’esodo degli ebrei nel deserto prima di entrare nella terra promessa; i quaranta giorni che Gesù passò nel deserto osservando uno stretto digiuno; infine, i quaranta giorni in cui Gesù restò tra i suoi discepoli dopo la sua resurrezione e prima della sua ascensione al cielo.
La quaresima inizia con il “mercoledì delle ceneri”, che si chiama così perché, nel corso di una funzione liturgica il celebrante sparge delle ceneri sul capo del fedele o ne segna la fronte con una croce: si tratta di un rito in uso dall’anno Mille. La cenere fa riferimento alla brevità della vita sulla terra se raffrontata all’eternità della vita nell’aldilà: il sacerdote, fino al 1962, al momento di imporre le ceneri recitava una formula il latino che tradotta significa “ricordati che eri polvere e che polvere ritornerai.” Dopo il Concilio Vaticano II la formula è cambiata: il sacerdote ora dice “convertitevi e credete al Vangelo”, a cui si deve rispondere “amen”. Le ceneri provengono dalla combustione dei rametti di ulivo rimasti dalla Domenica delle Palme dell’anno precedente.
Il tempo di Quaresima, secondo il Codice di Diritto Canonico è un periodo di penitenza, mentre il Catechismo della Chiesa cattolica chiarisce che si tratta di un tempo particolarmente adatto “per gli esercizi spirituali, le liturgie penitenziali, i pellegrinaggi in segno di penitenza, le privazioni volontarie come il digiuno e l'elemosina, la condivisione fraterna (opere caritative e missionarie).” In particolare, il giorno di Quaresima in cui è richiesta l’astensione dalla carne è il venerdì, in ricordo del fatto che proprio di venerdì Gesù Cristo “si fece obbediente fino alla morte e ad una morte di croce”, come scrive San Paolo nella seconda lettera ai Filippesi.