Scontri a Vicenza, la polizia carica corteo contro Israele alla Fiera dell’oro: ci sono feriti
Si sono verificati scontri e tensioni con la polizia a Vicenza, nell'ambito di un corteo organizzato dal centro sociale Bocciodromo contro la presenza di un padiglione di Israele alla fiera VicenzaOro. "Quest’anno la fiera assume una valenza politica fondamentale per la presenza di un padiglione israeliano dedicato ai diamanti, settore in cui Israele è tra i leader mondiali. Una presenza inaccettabile, che va attaccata con decisione e radicalità. Per questo come Centri Sociali del Nordest abbiamo lanciato un appuntamento che ha un obiettivo chiaro: muoversi in corteo verso la Fiera e bloccare il padiglione", si legge nella presentazione dell'evento sui social. Nel corteo erano presenti striscioni con slogan come "Blocchiamo Israele", "Stop bombing Gaza" e "Free Palestine".
La manifestazione era partita poco prima delle ore 11.20, e sarebbero stati presenti circa 7mila attivisti. Tuttavia una parte del corteo avrebbe deviato rispetto al percorso stabilito, per avvicinarsi al quartiere della fiera. Questo sarebbe avvenuto poco prima di mezzogiorno. I manifestanti avrebbero cercato di forzare un cancello e sfondare il cordone di agenti per entrare nell'area della fiera, e ci sarebbe stato quindi un contatto con gli agenti in tenuta antisommossa.
La polizia ha caricato il corteo, utilizzando anche manganellate e lacrimogeni per spingerlo indietro. I manifestanti hanno lanciato fumogeni e petardi, gli agenti hanno risposto con l'utilizzo di idranti per disperdere i presenti, e hanno effettuato diversi fermi – sarebbero cinque i denunciati – tra gli attivisti. A quanto risulta, sarebbero undici gli agenti di polizia rimasti contusi o feriti. Il sindacato di polizia Fsp ha parlato di un agente "seriamente ustionato", che sarebbe stato colpito da un petardo. Non ci sono informazioni precise, invece, sulle condizioni di salute dei manifestanti.
Sindaco Possamai (Pd): "Ingiustificabile", La Russa: "È antisemitismo"
"Non esiste giustificazione alcuna per le scene che abbiamo visto questa mattina", ha commentato il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai. "Il diritto di manifestare è sacro e tutelato dalla Costituzione, ma chi scende in piazza con i bastoni e il viso coperto va contro l'eredità dei padri costituenti che hanno voluto scrivere quell'articolo dopo gli anni più bui della storia del nostro Paese".
"È una contraddizione in termini chiedere la pace e il cessate il fuoco manifestando con violenza", ha aggiunto il sindaco. "Ottenendo tra l'altro l'effetto di allontanare ancora di più l'attenzione dal merito su quanto sta accadendo in Israele e in Palestina. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e quella della città agli agenti della Polizia di Stato rimasti feriti e contusi negli scontri di questa mattina".
Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha commentato la vicenda: "Trovo grave e ingiustificabile quanto avvenuto oggi", ha dichiarato. "La condanna per questi atti di violenza e antisemitismo deve essere netta e unanime. Nessuna tolleranza è ammissibile. A Israele e agli agenti di polizia rimasti feriti giunga la vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica". Anche Lorenzo Fontana, presidente della Camera, ha espreosso "ferma condanna per gli atti di violenza e di discriminazione", mentre il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha chiamato il questore di Vicenza, Dario Sallustio, per "manifestare la propria solidarietà agli agenti aggrediti".