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Corruzione, truffa e abbandono di rifiuti: arrestati 5 agenti Forestale a Brindisi

In manette oltre ai cinque uomini del Corpo forestale dello Stato anche un imprenditore. Sono ritenuti responsabili di corruzione, truffa e abbandono di rifiuti.
A cura di S. P.
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I carabinieri di Brindisi hanno arrestato cinque uomini appartenenti al Corpo forestale dello Stato e un imprenditore. I reati contestati sono corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio e rivelazione di segreto di ufficio, nonché concorso in abbandono incontrollato di rifiuti, peculato, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, abuso d'ufficio e truffa aggravata ai danni dello Stato. L'indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza, che ha chiesto e ottenuto dal gip Paola Liaci due ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro ai domiciliari. Secondo quanto emerso gli arrestati sarebbero forestali “graduati” in servizio presso la stazione di Brindisi e di un imprenditore edile del posto.

Due in carcere e quattro ai domiciliari – I due arrestati finiti in carcere sarebbero l’imprenditore e uno degli uomini della Forestale: quest’ultimo, secondo quanto emerso, informava l’amico imprenditore degli orari in cui avrebbe potuto sversare in campagna i rifiuti speciali prodotti dalle sue attività edilizie, senza essere disturbato dai Forestali. In cambio riceveva denaro, generi alimentari e ricariche telefoniche. Un collega dell'agente è indagato con le stesse accuse e insieme agli altri tre uomini della Forestale è finito ai domiciliari: nel corso delle indagini sarebbe emerso che usavano i cellulari di servizio per lunghe telefonate private e che disertavano il posto di lavoro per dedicarsi a faccende private che non avevano nulla a che fare con il loro ruolo.

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