Corruzione, arrestato un docente dell’Università di Pavia

Un professore della facoltà di Ingegneria dell'università di Pavia e noto architetto milanese, A. B., è stato arrestato dai carabinieri nell'ambito di un'indagine che ha portato all'arresto di un impresario edile, e all'interdizione dai pubblici uffici di un dirigente del settore urbanistica del Comune. I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione e falso. Sembra che il docente, proprio grazie alle sue funzioni ricoperte nella dirigenza dell'ateneo, abbia permesso che un cantiere, realizzato in una zona con vincolo paesaggistico, per diventare il nuovo campus dell'Ateneo Pavese, diventasse invece di tipologia commerciale, con tanto di appartamenti già in vendita al pubblico. L'area interessata all'interno del campus dell'università lombarda, ben 9 mila metri quadri per un valore di circa 3 milioni di euro, è stata sequestrata. Il cambiamento dell'area, da residenze per studenti a quelle commerciali, era stato in qualche modo "legittimato", secondo le indagini, da una variante urbanistica all'originaria convenzione, ottenuta tramite la corruzione. L'operazione si inquadra nell'ambito della più complessa attività investigativa su una lottizzazione abusiva di terreni siti in Pavia a scopo edilizio. Nel il verbale dei carabinieri si legge che "la Società Punta Est Srl avrebbe realizzato opere edilizie residenziali di libera vendita, in violazione della originaria concessione alla costruzione esclusiva di edifici per residenze e servizi universitari, come da convenzione precedentemente siglata dall’Università di Pavia, in forza di una successiva concessione edilizia illegittimamente rilasciata".