Corruzione, arrestati ex sindaco ed ex giunta di Cellino San Marco

I carabinieri di Brindisi hanno arrestato quattordici persone tra cui l'ex sindaco di Cellino San Marco, Francesco Cascione, e quasi l'intera giunta, che era stata sciolta per mafia nel 2014. Le accuse sono a vario titolo di corruzione, associazione per delinquere, peculato, turbata libertà degli incanti e calunnia. L'ex primo cittadino, avvocato penalista di Forza Italia, è stato condotto in carcere. A lui sono contestati reati contro la pubblica amministrazione. Si tratta di un provvedimento richiesto dal pm della procura di Brindisi, Antonio Costantini, e disposto dal gip Paola Liaci. Le misure cautelari eseguite oggi riguardano anche quattro imprenditori delle province di Brindisi, Bari e Lecce e una persona che – a quanto si è appreso – è vicina alla Sacra corona unita. L’indagine chiamata “Do ut des” ha portato alla luce una vera e propria organizzazione criminale, facente capo a Cascione uscente, che pilotava sistematicamente gli appalti e i concorsi comunali, in cambio di tangenti. Nel mirino ci sarebbe anche un concorso per vigili urbani per il quale furono affissi volantini in città che denunciavano irregolarità.
Fra i quattordici arrestati c’è anche Gabriele Elia, ex assessore di Cellino San Marco, noto alle cronache per aver girato l'Italia con un camper bianco per festeggiare il ventennale della discesa in campo di Silvio Berlusconi e proporre, agli inizi del 2014, la candidatura della figlia Marina come premier. L'uomo è stato bloccato dai carabinieri nelle tenute di Albano Carrisi, dove risulta domiciliato. Elia, da poco nominato da Luigi Vitali, insieme ad altre due dirigenti, vicecommissario provinciale di Forza Italia, è stato sospeso dal partito e da ogni incarico ricoperto, “nella speranza – si legge in una nota di Forza Italia Puglia – che possa uscire da questa vicenda dimostrando la sua totale estraneità ai fatti a lui contestati”.