video suggerito
video suggerito

Corriere della Sera: referendum sulla fiducia a Ferruccio de Bortoli

Ferruccio de Bortoli contro la redazione del Corsera. I giornalisti rifiutano il nuovo piano editoriale del direttore, che apre alle nuove tecnologie digitali, e martedì dovranno decidere in assemblea quando tenere il referendum sulle proposte della prima firma.
A cura di Alessio Viscardi
0 CONDIVISIONI
corsera

Impazza la moda del referendum e nemmeno il più importante quotidiano italiano ne è immune. Dopo una riunione a cui sono presenti 150 redattori del Corriere della Sera, il direttore Ferruccio de Bortoli ha chiesto alla redazione di esprimere il proprio voto sul piano editoriale della testata e sulla fiducia alla prima firma. È prevista per martedì l'assemblea plenaria che dovrà discutere delle proposte del direttore de Brotoli. Il quale ha ribadito che la linea editoriale del Corsera rimarrà indipendente rispetto la proprietà economica del giornale. “Nessuno vi ha mai chiesto di servire gli interessi dei nostri azionisti” ha ribadito il direttore, per poi elencare tutta una serie di tematiche scomode trattate negli ultimi anni dal Corriere: critiche alla Fiat, critiche a Intesta San Paolo, inchieste su Finmeccanica ed Eni.

“Il Corriere ha pubblicato tutto quello che meritava di essere pubblicato” sostiene Ferruccio de Bortoli, che sfida gli altri giornali a fare altrettanto nei confronti dei propri editori. Insomma, la proprietà finanziaria degli azionisti sul titolo del Corsera in borsa non ha alcuna influenza sulla linea giornalistica seguita dal giornale. Tutto questo per rispondere alle recenti critiche mosse alla direzione del Corsera, indicata come “sullo stesso piano dell'azienda o addirittura al di sotto”. L'unico interesse servito dai giornalisti del Corriere è l'interesse del quotidiano.

Il direttore Ferruccio de Bortoli divaga anche sulle conseguenze che il diffondersi della tecnologia sta causando all'interno del giornalismo, specialmente quello online: “le opportunità del cambiamento tecnologico dell'informazione sono superiori ai rischi” – afferma il direttore del Corsera – “Nulla sara' piu' come prima”. Un giornale serio deve difendere la qualità dei contenuti, soddisfacendo le esigenze informative dei lettori. È un fatto noto che tra la redazione del Corsera e il direttore de Bortoli non corre più buon sangue, soltanto qualche mese fa l'assemblea di redazione indì uno sciopero di due giorni per contestare la riorganizzazione messa in pratica da Ferruccio de Bortoli. Oggetto del contendere, l'apertura alle nuove tecnologie ed ai nuovi colleghi che lavorano su Corriere.it – il direttore lamenta la chiusura corporativa delle firme di carta stampata che emarginano quelle digitali e pretendono per loro una remunerazione differente.

Un muro eretto contro i giovani che li trascina nel precariato, sostiene de Bortoli. È necessario uno svecchiamento del corpo redazionale, visto che la maggioranza dei giornalisti del Corsera sono ben oltre i trent'anni. Parole condivise dai giovani, viste le grosse difficoltà che incontra chi vuole diventare giornalista e la drammatica impossibilità di diventare giornalista professionista.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views