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Crollo del cantiere Esselunga a Firenze

“Correte, è venuto giù tutto”, le drammatiche chiamate al 112 per il crollo nel cantiere a Firenze

“Emergenza, ci è crollato un solaio, abbiamo bisogno dell’ambulanza, abbiamo bisogno di un po’ di tutto” sono alcuni dei messaggi con voce preoccupata arrivati in quei minuti ai numeri di emergenza e che hanno messo in moto la macchina dei soccorsi dopo il crollo nel cantiere del supermercato Esselunga a Firenze costato la vita a 5 operai.
A cura di Antonio Palma
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“Correte è venuto giù tutto, c’è bisogno di tutto, c’è un mucchio di polvere e la gente che corre” sono le drammatiche richieste di aiuto ai soccorsi dopo il crollo nel cantiere del supermercato Esselunga a Firenze costato la vita a 5 operai. Decine sono state le chiamate al numero unico 112 da parte di residenti e passanti che hanno assistito in diretta al terribile crollo della trave e del solaio che ha travolto gli operai al lavoro.

“Non si vede nulla, solo un mucchio di polvere e la gente che corre”, “Emergenza, ci è crollato un solaio, abbiamo bisogno dell'ambulanza, abbiamo bisogno di un po’ di tutto” sono i messaggi con voce preoccupata arrivati in quei minuti ai numeri di emergenza e che hanno messo in moto la macchina dei soccorsi.

Chi erano gli operai morti nel crollo a Firenze

Per tre dei lavoratori coinvolti nel crollo ed estratti dalle macerie, l’intervento dei vigili del fuoco si è rivelato decisivo ma per cinque operai non c’è stato nulla da fare. La prima vittima identificata, l’unico italiano, è Luigi Coclite, sessantenne originario di Teramo ma residente a Collesalvetti.  Gli altri tutti stranieri così come i tre feriti. Si tratta dei marocchini Taoufik Haidar, 43 anni, Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Bouzekri Rahimi, 56 anni, e del tunisino Muhamed Toukabri, 53 anni.

Molti di loro erano residenti in Lombardia ma "lavoravano per un’azienda edile di Chiari e partivano in squadra tutti i lunedì mattina per andare in trasferta a lavorare e rientravano a casa il venerdì sera" ha raccontato a La Nazione un amico di alcuni di loro. "Dovevo esserci anche io assieme a loro, laggiù dove ci sono tutte quelle travi a terra. Sono arrivato tardi soltanto per caso, dovevo fare un pagamento per la mia famiglia" ha rivelato invece in una intervista a Repubblica un manovale del cantiere del supermercato Esselunga in via Mariti a Firenze. "Avevo avvisato che sarei arrivato più tardi. L’altra mattina avevo un impegno: dovevo andare a fare un pagamento per la mia famiglia, un bonifico. Quando sono arrivato, non riuscivo a capire quello che era successo, come fosse possibile” ha aggiunto l’uomo incredulo.

Le indagini della Procura e le presunte irregolarità

Alcuni degli operai coinvolti pare avessero il permesso di soggiorno scaduto e anche su questo sta indagando ora la Procura del capoluogo toscano per accertare i datti. “Non sono morti due irregolari ma due persone che non si è voluto regolarizzare a causa di leggi criminali e ipocrite" ha denunciato infatti il portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi Sinistra Angelo Bonelli.

La Procura di Firenze al momento ipotizza il reato di omicidio plurimo colposo ma le indagini si prevedono molto lunghe. Oltre a indagare sulla possibile presenza di manodopera irregolare tra i tanti subappalti del cantiere, c’è da valutare i motivi esatti del crollo mortale nel cantiere del supermercato. Al momento del crollo, infatti, al quarto piano si stava sistemando una grande trave lunga circa 20 metri. Si dovrà capire se abbia ceduto la trave, che arriva già finita in cantiere, o il “dente” che serviva per poggiare la trave.

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