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Corre in banca per cambiare 700 milioni di lire nell’ultimo giorno utile: arrestato

Gli cade una pistola dalla giacca mentre si trovava in banca, dove si era recato per cambiare le sue vecchie lire in euro. L’uomo è stato ammanettato dai Carabinieri e portato in carcere, poiché non aveva denunciato l’arma, posseduta, inoltre, senza regolare porto d’armi.
A cura di Daniela Caruso
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A Estonian woman gives change to a custo

Va in banca per cambiare le ‘ultime’ lire che gli restavano, ma il cambio moneta non ha un epilogo felice. Un commerciante di Genova porta ben 720 milioni nell’istituto di credito, ma gli cade una pistola anti-rapinatori dalla tasca della giacca. Giuseppe Mariani, 67 anni, residente a San Giuliano Nuovo, ad Alessandria, si stava recando in banca per tramutare in euro i suoi risparmi, proprio nell’ultimo giorno utile per avviare la procedura di cambio. La pistola che gli è accidentalmente scivolata dal soprabito, però, non era registrata, quindi l’uomo la deteneva illegalmente. Aperta la valigetta, l’arma è caduta, gli impiegati si sono accorti dell’oggetto immediatamente e hanno lanciato l’allarme.

I Carabinieri, arrivati sul posto con due pattuglie, hanno bloccato e arrestato l’uomo: la pistola, una Beretta 7,65 con tre proiettili e un colpo in canna, e la valigetta, contenente l’ingente somma, sono state sequestrate, poiché considerate ‘corpi di reato’. L’anziano signore di certo non si aspettava di finire in manette e di trovarsi in una situazione così assurda: in fondo voleva solo cambiare il vecchio conio in moneta europea. L’uomo, infatti, ha dichiarato che aveva solamente intenzione di “cambiare le lire, era l’ultimo giorno”.

La posizione dell’uomo si è aggravata dal fatto che l’arma non fosse stata regolarmente denunciata dal commerciante, il quale non era nemmeno in possesso del porto d’armi: vani i tentativi di spiegare alle forze dell’ordine che si era munito di pistola solo per evitare rapine. Giuseppe Mariani ora è nel carcere di Marassi, dove dovrà essere sottoposto ad interrogatorio da parte del giudice. L’esercente alessandrino, in tutto questo trambusto, non è riuscito a cambiare i 720 milioni che aveva messo da parte in questi anni. I termini fissati da Monti sono scaduti. Che fine farà l’ingente somma? Diventerà carta da riciclare?

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