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Corpi carbonizzati in auto: tre bigliettini spiegherebbero il perché del folle gesto

Arrivano le prime ipotesi concrete sul caso dei tre cadaveri ritrovati carbonizzati nei pressi di Pisa. In tre messaggi rinvenuti nell’appartamento dove la giovane mamma viveva con i suoi figli, ci sarebbe la motivazione che l’ha spinta al tremendo omicidio-suicidio.
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omicidio suicidio

Sul caso di omicidio suicidio avvenuto a San Pietro in Belvedere, vicino Pisa, arrivano i primi aggiornamenti. I tre corpi sono stati ritrovati carbonizzati dai Vigli del Fuoco nel tardo pomeriggio di ieri, nell'auto di Simona Alessandroni. Secondo i primi accertamenti sarebbe stata proprio lei ad appiccare il fuoco nell'abitacolo dell'auto: un inferno di fiamme che avrebbe provocato la sua morte e quella dei suoi figli, Letizia  di undici anni e Lapo di tre. La donna veniva  fuori da una relazione tormentata con il suo ex compagno, Bruno Pucci, dal quale aveva avuto i due figli.

Poche settimane fa i due avrebbero deciso di separararsi, nonostante agli occhi dei vicini erano visti come una coppia normale. Le prime ipotesi degli inquirenti avevano fatto pensare a un omicidio-suicidio: un gesto disperato della donna causato da una profonda crisi depressiva. Ipotesi che, secondo quanto si apprende dalle parole del sostituto procuratore Antonio Giacone, sarebbe confermata da tre bigliettini ritrovati nell'appartamento di Lari dove la donna viveva con i figli. Chi la conosceva la descrive come una donna amorevole con i suoi bambini, ma piuttosto stanca, forse proprio di allevarli da sola e senza alcun aiuto.

Secondo quanto poi si apprende dai primi rilievi, i piccoli, prima di morire sarebbero stati sedati in modo da rendere possibile la pianificazione indisturbata del folle gesto.  Una volta arrivati a San Pietro in Belvedere la donna avrebbe cosparso l'auto di benzina dandole fuoco. I Vigili del Fuoco, chiamati a intervenire sul posto dal vicinato per la presenza del rogo, hanno fatto presente che accanto alla carrozzeria carbonizzata hanno rinvenuto un estintore per auto. Probabilmente la donna deve averlo estratto dall'autovettura per non aver la tentazione di usarlo. Ad ogni modo, nonostante i primi rilievi sembrano avvicinare alla verità, nei prossimi giorni l'autopsia, che verrà effettuata lunedì o martedì al massimo, fornirà le ultime certezze sul caso.

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