Via a sperimentazione su Avigan. Burioni: “Decisa su video YouTube di uno sconosciuto”
Il farmacista romano Cristiano Aresu ha pubblicato su Youtube un video dal Giappone in cui sosteneva che il farmaco antivirale Avigan è efficace nel trattamento di Covid-19. Il post è diventato subito virale. Il farmaco, ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, sarà sperimentato e studiato dall'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) per valutare il suo impatto nelle fasi iniziali della malattia. "Un'agenzia come Aifa ha reso da subito molto trasparenti le sperimentazioni che stiamo facendo. Ci sono molte proposte di sperimentazione di farmaci, alcuni proveranno la loro efficacia altri no. Credo che senza entrare nel dettaglio del singolo farmaco è importante sperimentare ed essere trasparenti nella sperimentazione", ha risposto a una domanda specifica su Avigan il professor Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità, nel corso del consueto bollettino delle 18. "Oggi in Italia la prima sperimentazione clinica decisa sulla base di un video di YouTube postato da uno sconosciuto. La vita ha più fantasia di me", ha commentato la notizia dell'avvio dello studio del farmaco il virologo Roberto Burioni.
Aifa: "Risposte fra un mese su Avigan"
Il presidente dell'Aifa, Nicola Magrini, ha spiegato che sono cominciati da una settimana studi clinici su due farmaci da utilizzare contro il coronavirus: uno è un antivirale, l'altro è il Tocilizumab. Ieri, a mio avviso, si e' parlato un po' impropriamente di questo vecchio farmaco antinfluenzale, l'Avigan, creando alte aspettative. Oggi, visti i dati preliminari disponibili, il comitato tecnico-scientifico ha pensato a uno studio sull'Avigan ma le risposte non arriveranno prima di 3 o 4 settimane".
Favipiravir (nome commerciale Avigan) è un antivirale autorizzato in Giappone dal marzo 2014 per trattare l'influenza. Si utilizza, spiega Aifa, nei casi in cui gli altri antivirali si dimostrano inefficaci. Non è autorizzato in Europa e negli Stati Uniti. "Ad oggi, non esistono studi clinici pubblicati relativi all'efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento della malattia da Covid-19. Sono unicamente noti dati preliminari, disponibili attualmente solo come versione pre-proof (cioè non ancora sottoposti a revisione di esperti), di un piccolo studio non randomizzato, condotto in pazienti con Covid-19 non grave con non più di 7 giorni di insorgenza, in cui il medicinale favipiravir è stato confrontato all'antivirale lopinavir/ritonavir (anch'esso non autorizzato per il trattamento della malattia Covid-19), in aggiunta, in entrambi i casi, a interferone alfa-1b per via aersol", spiegano dall'Aifa. In sostanza "mancano dati sulla reale efficacia nell'uso clinico e sulla evoluzione della malattia".