Verifiche a Piacenza per Coronavirus: collega in isolamento al Sacco lavora per azienda di Fiorenzuola
Dopo i casi di coronavirus registrati nel Lodigiano, dove un uomo di trentotto anni è ricoverato in prognosi riservata, la Ausl di Piacenza ha avviato verifiche e controlli anche sul territorio emiliano. A quanto si apprende, il collega rientrato dalla Cina con cui il paziente ricoverato a Codogno è uscito a cena lavora infatti per un'azienda di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza). L'uomo è stato portato all'ospedale Sacco ed è in isolamento, ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. I controlli della Ausl sul territorio sono quindi volti a verificare gli eventuali contatti dell'italiano rientrato dalla Cina con dipendenti piacentini dell'azienda.
Squadra sanitaria per il controllo dei lavoratori nell’Azienda MAE di Fiorenzuola – A fornire aggiornamenti sulla situazione è lo stesso sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi con un post su Facebook: "Il lavoratore di Fiorenzuola rientrato dalla Cina a fine gennaio e identificato dal paziente zero come sospettato 1 è attualmente ricoverato all'ospedale di Codogno per accertamenti. Nel frattempo a scopo precauzionale è stata inviata una squadra sanitaria per il controllo dei lavoratori nell'Azienda MAE di Fiorenzuola. Attualmente sono in quarantena 3 pazienti a Codogno. Nel primo pomeriggio avremo altri aggiornamenti dall'ASL Piacenza", si legge nel post. Oggi l'azienda specializzata in impianti per fabbricazione di fibre sintetiche e polimeri per l'edilizia è rimasta chiusa per precauzione.
I casi di coronavirus registrati in Lombardia – In merito ai casi registrati in Lombardia, l'assessore Giulio Gallera ha spiegato che sono stati già effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari sui medici, gli infermieri e i pazienti dell'ospedale di Codogno dove si è presentato il paziente risultato positivo al coronavirus. "Abbiamo tutti i tamponi pronti. Sono già stati messi tutti in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio. La moglie, i genitori", ha spiegato. Sono una sessantina le persone che sarebbero entrate in contatto con l'uomo: per loro scatterà la quarantena. "Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali", l'invito dell'assessore dopo i casi di coronavirus.