Vaticano, operaio si sente male nella Basilica di San Pietro: ricoverato
Paura per il coronavirus in Vaticano: un operaio all'interno della Basilica di San Pietro si è sentito male quest'oggi, accusando febbre e tosse e finendo così, a scopo precauzionale, al Policlinico Gemelli di Roma dove si trova ricoverato, in attesa dell'esito del tampone a cui è stato sottoposto. Quest'oggi, sempre a scopo precauzionale, gli addetti vaticani hanno sanificato a fondo tutta la Basilica di San Pietro, ma questo fa capire come la paura per l'emergenza coronavirus sia ormai radicata anche all'interno dell'enclave ecclesiastica.
Intanto, anche all'interno dello Stato Vaticano si cerca di combattere, per quanto si possa, il diffondersi del coronavirus: oltre alla scelta del Papa di celebrare l'Angelus a distanza, e di un protocollo ancor più rigido per gli accessi alle zone vaticane, sono stati già chiusi al pubblico gli uffici, la Biblioteca, l'Archivio ed alcuni consigli. Per sicurezza, chiusi anche i Musei Vaticani fino al 3 aprile, così come gli uffici degli Scavi, il Museo delle Ville Pontificie e dei centri museali delle basiliche pontificie: in pratica, si segue quella che è la direttiva italiana, per evitare ulteriori problemi nella cittadella pontificia. Al momento, nella blindatissima Città del Vaticano, ci sarebbe un solo caso di positività al coronavirus: si tratta di un sacerdote esterno, che si era recato negli ambulatori per una visita, mentre le cinque persone che avevano avuto contatti ravvicinati con lui, seppur negative al tampone, si trovano in quarantena precauzionale. Misure insomma che stanno condizionando, e non poco, anche la vita del piccolo stato vaticano, enclave romana e residuo storico di ciò che fu lo Stato Pontificio.