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Covid 19

Coronavirus, un lettore: “Sono stato 40 giorni in terapia intensiva, non sapete che figata!”

Riceviamo e pubblichiamo l’amaro sfogo di un nostro lettore, Claudio Pau, che sui social si fa chiamare Brigante a ruota libera. Racconta, con sarcasmo e intelligenza, cosa vuol dire essere in terapia intensiva, senza avere il controllo del respiro, con la tua vita appesa a un filo.
A cura di Giorgio Scura
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"E tu? Hai già provato la terapia intensiva? Amico mio, sei mai stato in terapia intensiva? Devi proprio andarci, non te la puoi perdere! Fenomenale non riuscire ad avere neanche più il controllo del proprio respiro! Sentire la trachea riempirsi di muchi e non poter parlare per chiamare qualcuno mentre si pensa che quelli possano essere gli ultimi attimi della tua vita.

E questo per tante volte al giorno, ovvio. Dico tante e non 10, 100 o 1000, perché il tempo non esiste più. Non sai se quelle lancette stiano indicando le 4 o le 16 dove la differenza la si comprende dall’entrata o meno dei propri cari. Almeno quando non sei in uno stato di quarantena, si capisce!

Quel letto diventa il tuo tutto, che comodità: bagno, doccia, sala da pranzo… ah no, dimenticavo che il pranzo arriva allo stomaco dal naso tramite un tubo… che gusto!!!

Che ridere quando i polsi ti vengono legati al letto in attimi in cui la follia decide di prendere il sopravvento. E il tuo migliore amico? Il controsoffitto che ti tiene compagnia nell’insonnia sancita dagli allarmi delle apparecchiature che ti aiutano a non lasciare questo mondo.

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Le allucinazioni poi? Wow… non puoi non provarle! Ritrovarsi in altri luoghi con la testa abbandonando tutto. Tutto tranne il dolore, che figata!

Si dai, magari usciamo anche questo weekend e ci vengono a prendere direttamente con l’ambulanza, sperando ovviamente che i letti non siano stati occupati tutti dalle persone che abbiamo contagiato con l’uscita dello scorso weekend. Questo può essere un problema…

Forse è meglio restare a casa dai, che ne dici? Avete presente quando ad un bimbo dite “Bravo, così impari!”? Ecco, è quello che probabilmente diremo a speriamo non troppe persone tra qualche giorno!"

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