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Le vittime di Coronavirus erano anziane e malate: non è sicuro che siano morte per il contagio

Le persone decedute dopo aver contratto il Coronavirus avevano tutte “un quadro clinico debilitato o erano molto anziani”. Lo ha chiarito l’assessore lombardo Giulio Gallera, evidenziando che il virus “ha forza contagiosa molto evidente, ma la mortalità è contenuta”. Al momento quindi non è certo se la causa della morte sia il nuovo virus, se questo abbia aggravato le loro condizioni o se siano morti a causa delle altre patologie.
A cura di Simone Gorla
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Erano tutte anziane, malate e con un quadro clinico compromesso le sei persone che sono morte dopo aver contratto il Coronavirus. Cinque sono decedute in Lombardia, una in Veneto. Le loro condizioni erano già gravi e quindi al momento non è certo se la causa della morte sia il nuovo virus, se questo abbia aggravato le loro condizioni o se siano morti a causa delle altre patologie. È stato l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, a sottolineare che tutti i deceduti lombardi erano "tutte persone con quadro clinico debilitato o molto anziani" evidenziando che il virus "ha forza contagiosa molto evidente, ma la mortalità è contenuta".

Coronavirus, tutte le vittime anziane e con salute compromessa

Sono sette i deceduti che sono risultati positivi al tampone, a quattro giorni dal primo caso di Coronavirus nel Lodigiano. Adriano Trevisan, 78enne di Vo' Euganeo, è stata la prima vittima. Era in ospedale da una decina di giorni e non è ancora chiaro se sia morto a causa del virus. La seconda, Giovanna Carminati, era una pensionata di Casalpusterlengo di 77 anni. Era malata da qualche tempo ed era stata al pronto soccorso dell'ospedale di Codogno dove si era recato anche il  38enne ‘paziente uno', l'uomo da cui sarebbe partito il focolaio. Era da alcuni giorni a casa malata in condizioni gravi e il tampone che ha confermato la positività è stato eseguito post mortem. Angela Denti Tarzia, 68enne di Trescore Cremasco, è morta all'ospedale di Crema dove era ricoverata nel reparto di Oncologia. “La salute era già molto compromessa”, ha sottolineato lo stesso assessore Gallera.

Chi sono le persone decedute e risultate positive

Un 84enne di Villa di Serio è deceduto all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Era stato trasferito dall’ospedale di Alzano Lombardo e anche lui aveva delle patologie pregresse. C'è anche un 88enne lombardo, originario di Caselle Landi, ma che viveva da molti anni a Codogno.  Il sesto caso è un 80enne che era ricoverato all'ospedale Sacco di Milano. Era una delle prime persone risultate positive a Castiglione d'Adda, anche lui con un quadro clinico difficile. Il settimo decesso si è registrato all'ospedale Sant'Anna di Como e riguarda un 62enne di Castiglione d'Adda, che era stato contagiato in ospedale a Codogno e soffriva già di patologie croniche pregresse.

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