Tendone davanti all’ospedale di Cremona: a Codogno infermieri bloccati da 24 ore
Tendoni davanti agli ospedali di Cremona e Oglio Po, nel Cremonese. E infermieri bloccati da ormai 24 ore nei reparti a rischio dell'ospedale di Codogno, da dove si è propagato il focolaio lombardo (e non solo, anche un uomo contagiato in Piemonte si è infettato dal "paziente uno" di Codogno) del Coronavirus. Sono effetti collaterali dell'emergenza legata al Covid-19, i cui numeri sono in costante evoluzione ma che vedono ormai oltre 50 casi e due morti in Italia. A Cremona, dove si sono registrati due casi di contagio, dopo la riunione che si è tenuta in prefettura col prefetto Danilo Vito Gagliardi, i sindaci e i responsabili sanitari e della protezione civile provinciale, è stato deciso di allestire davanti ai pronto soccorso degli ospedali di Cremona e Oglio Po dei tendoni. All'interno, come ha spiegato il presidente della Provincia Mirko Signoroni , sarà offerta accoglienza a chi si reca nelle strutture per farsi controllare. I cittadini potranno inviare un'e-mail di richiesta informazioni all'indirizzo sorveglianza.sanitaria@ats -valpadana.it, mentre Ats Valpadana ha inviata a tutti i medici una nota per fornire tutte le indicazioni del caso, che verrà aggiornata.
Scuole chiuse a Cremona: all'ospedale sospese lezioni universitarie
Intanto le scuole a Cremona rimangono chiuse e lo saranno anche nel Cremonese: il vice dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale ha comunicato che tutte le scuole di ogni ordine e grado dell'intero territorio cremonese saranno interdette all'accesso, non solo per gli studenti ma anche per tutto il personale docente e non. A scopo cautelativo, inoltre, nell'ospedale di Cremona sono state temporaneamente sospese lezioni e tirocini dei Corsi di Laurea delle professioni sanitarie e altre attività come corsi di Formazione Continua, convegni, asilo nido aziendale, attività ambulatoriale di Pneumologia, attività chirurgiche programmate e di Day Surgery.
A Codogno infermieri bloccati nei reparti del contagio
A Codogno, invece, l'emergenza Coronavirus tiene bloccati all'interno dei reparti a rischio infermieri e personale sanitario. All'ospedale di Codogno che si era ricoverato il paziente uno, il podista 38enne da cui è partito il focolaio che ha portato attualmente a 41 casi di contagio in Lombardia. Tra le persone contagiate vi sono anche cinque medici e tre pazienti che erano stati a contatto con il 38enne. Ma adesso nella struttura sanitaria, ormai isolata, ci sono anche équipe di infermieri e sanitari bloccati: si tratta di persone sono entrate in contatto con i contagiati dal Covid-19 e attendono i risultati del test: "Non ce la facciamo più a livello fisico e siamo in crisi a livello psicologico perché nessuno è in grado di darci risposte o permetterci di finire questo infinito turno", hanno detto al Corriere della sera gli infermieri e i sanitari stremati, che hanno scritto una lettera urgente al direttore sanitario dell’ospedale di Codogno per spiegare di essere stati in contatto diretto con i medici poi risultati positivi al coronavirus e per capire come regolarsi per garantire la necessaria attività di assistenza ai pazienti ricoverati.