Secondo caso di Coronavirus alla Scala: due contagi anche in Comune e Città metropolitana Milano
Aumenta, com'era forse inevitabile considerando la natura dell'epidemia, il numero di casi di Coronavirus anche a Milano. Sono 36 finora i casi accertati in città, 93 invece quelli relativi a tutta la provincia. Ai due magistrati del tribunale risultati positivi ieri si aggiungono altri casi registrati alla Scala, in Comune e negli uffici della Città metropolitana. Il Teatro alla Scala era già stato interessato da un caso di Coronavirus: si trattava di un corista risultato positivo al tampone dopo essersi sentito male lo scorso 12 febbraio, ma successivamente guarito. Il nuovo caso riguarda invece, secondo quanto riporta la testata "La Repubblica", un tenore del cast della Salomè di Richard Strauss che si sarebbe dovuta tenere l'8 marzo.
Un altro contagio alla Scala: tampone per 20 dipendenti
Il tenore era stato l'ultima volta in teatro oltre una settimana fa ma, non essendo dipendente diretto del Piermarini, non si era attenuto alle procedure richieste dalla direzione e non aveva comunicato di avvertire sintomi particolari, né si era sottoposto al tampone. Dopo la notizia della positività la Scala ha chiesto "a tutti i lavoratori entrati in contatto con l'artista che abbiano manifestato sintomi sospetti di fare riferimento all'infermeria del teatro": in 20 si sono sottoposti al tampone e i risultati degli esami si dovrebbero sapere entro la giornata odierna. Tutte le prove della Salomè sono state sospese a scopo precauzionale fino all'11 marzo: slitta dunque la riapertura del Tempio della lirica.
Due casi a Palazzo Marino e Palazzo Isimbardi
Altri casi di contagio a Milano riguardano un dipendente di Palazzo Marino e uno di Palazzo Isimbardi, rispettivamente sedi di Comune e Città metropolitana. Positivi al tampone, secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno", sono un dipendente comunale che lavora nella sede di via Pirelli, settore Urbanistica, e una dipendente dell'ex Provincia che lavora negli uffici di viale Piceno. L'uomo è assente dal lavoro dal 17 febbraio ed è ricoverato al Policlinico San Matteo di Pavia. La donna è invece in quarantena a casa in uno dei Comuni della zona rossa del Basso lodigiano, dove risiede. Le autorità hanno messo in quarantena solo la collega che lavorava in ufficio col dipendente comunale e i colleghi che lavoravano a stretto contatto con la dipendente contagiata.