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Covid 19

Ricetta medica inviata via e-mail o telefono: firmata l’ordinanza

Nell’ambito della gestione dell’emergenza Coronavirus il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha comunicato oggi di aver firmato un’ordinanza per consentire ai medici di inviare ai propri assistiti le ricette via e-mail o tramite telefono, senza la necessità per i cittadini di recarsi fisicamente negli ambulatori. “Un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema sanitario nazionale”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
A cura di Francesco Loiacono
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La ricetta medica si smaterializza e diventa digitale. Nell'ambito della gestione dell'emergenza Coronavirus il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha comunicato oggi di aver firmato un'ordinanza per consentire ai medici di inviare le ricette via e-mail o tramite telefono, senza la necessità per i cittadini di recarsi fisicamente dai medici di base. Per il ministro della Salute Roberto Speranza si tratta di "un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema sanitario nazionale", ma anche di un modo per limitare gli spostamenti ed evitare che aumentino i contagi da Covid-19, arrivati quest'oggi a oltre 41mila casi in tutta Italia con, purtroppo, più di 3400 morti.

Il codice per i farmaci inviato via mail, sms o telefono

Il commissario Borrelli nel corso della consueta conferenza stampa aveva spiegato che "i cittadini non dovranno più andare da un medico di base, ma avranno un codice in farmacia per ritirare i farmaci". L'ordinanza spiega come avverranno le prescrizioni dei farmaci da parte del medico curante. La ricetta digitale potrà essere inviata come allegato in una mail, inviata all'indirizzo di posta elettronica certificata oppure ordinaria dell'assistito, oppure il numero della ricetta elettronica, cioè il codice che servirà a ritirare il farmaco, potrà essere inviata tramite sms o con altre applicazioni di messaggistica per gli smartphone. La terza modalità di comunicazione del codice è invece quella telefonica: il medico potrà in pratica dettare il numero di ricetta elettronica al suo assistito, che dovrà poi segnarselo e comunicarlo al farmacista.

In Italia la ricetta elettronica era già partita ufficialmente a marzo 2016, e si è diffusa specialmente in alcune regioni. La classica ricetta rossa continuava però a essere utilizzata per alcune particolari categorie di farmaci, e anche per le prescrizioni ambulatoriali", come aveva detto lo stesso ministro Speranza, in un'audizione dello scorso dicembre davanti alla commissione Semplificazione.

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