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Covid 19

Coronavirus, Ricciardi Oms: “Se si diffonde come l’influenza stagionale avremo migliaia di morti”

Il membro italiano del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità, Walter Ricciardi, avverte: “Se il Coronavirus si diffonde come l’influenza stagionale, avremo migliaia di morti”. Questo perché il Covid-19 ha un tasso di mortalità più alto rispetto a una qualunque influenza: dallo 0,2 di quella stagionale, con il Coronavirus si passa a circa il 3 per cento di possibilità di morire.
A cura di Filippo M. Capra
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Walter Ricciardi, Oms (Immagine di repertorio)
Walter Ricciardi, Oms (Immagine di repertorio)
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"Il Covid-19 non è come una normale influenza, ha un tasso di mortalità più alto". A ribadire che è bene tenere alta la guardia nei confronti del Coronavirus, è Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il professore spiega che se il virus non viene fermato in tempi brevi, si rischierà di avere un sovraffollamento negli ospedali poiché i posti per la terapia intensiva sono pochi.

Ricciardi: Coronavirus molto più grave di un'influenza stagionale

Se una normale influenza uccide, in Italia, circa lo 0,1 per cento di chi la prende, il Coronavirus sfiora i tre punti percentuali. Questo perché, a detta di Ricciardi, è molto più grave. Una delle armi per combattere i virus è il caldo, motivo per cui con l'arrivo ormai prossimo della primavera la situazione potrebbe migliorare ma serve arginarlo in un'altra maniera. Perché se il numero degli infetti dovesse aumentare e il virus "diffondersi come un'influenza stagionale, avremo migliaia di morti", dice Ricciardi al "Messaggero".

L'avviso del membro Oms: Siamo di fronte a una sfida epocale

Il professore offre uno spunto anche sulla prima prevenzione sostenuta da molti, quella della quarantena obbligata per tutti i rientri dalla Cina: "Serviva tracciarli, non metterli in quarantena. Ricoverare chi doveva essere ricoverato e mettere sotto sorveglianza attiva chi doveva esserci messo". Poi, il messaggio di chiusura: "Siamo di fronte a una sfida epocale, è la prima epidemia del mondo contemporaneo".

La virologa Ilaria Capua a Fanpage.it

Scrive la virologa Ilaria Capua in esclusiva per Fanpage.it: "Perché non ci siamo accorti della sua presenza, nelle settimane precedenti? La risposta vi sorprenderà: per fortuna non ci siamo accorti della sua presenza. Tanto più cresce il numero delle persone infette – o meglio: tanto più scopriamo casi pregressi e passati inosservati – tanto meglio è. Perché vuol dire che il numero degli infetti è maggiore di quanto pensavamo. E il potenziale letale del virus, molto minore".

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