Primi due casi di Coronavirus in Umbria: i contagi sono avvenuti fuori regione

Primi due casi di coronavirus in Umbria: la conferma è arrivata questo pomeriggio dalla Direzione regionale della Sanità che ha specificato come i due contagi non siano riconducibili a focolai locali ma provengano da altre regioni, nello specifico Emilia Romagna e Lombardia. "Uno dei due pazienti – hanno spiegato dalla Regione – si è recato in Emilia Romagna, mentre l'altro è venuto in contatto a Roma con un residente del comune di Castiglione D'Adda, nel Lodigiano".
Sono di Montecastrilli e Foligno
I due pazienti che provengono da Montecastrilli e Foligno sono stati posti in isolamento fiduciario presso le proprie abitazioni in attesa che la positività al virus venga confermata da parte dell'Istituto superiore di Sanità: entrambi subito dopo aver manifestato i primi sintomi da coronavirus hanno contattato il medico di famiglia e il responsabile di Dipartimento di prevenzione territoriale. Il tampone è stato effettuato ai due presso i propri domicili dopodiché sono state attivate le procedure del caso dopo la positività. "La condizione di salute dei pazienti è sotto controllo e, allo stato attuale, non desta particolare preoccupazione – hanno specificato – sono in atto tutte le procedure utili a garantire la sicurezza dei familiari e della comunità". Si sta ricostruendo, con la collaborazione dei diretti interessati, la rete delle persone con cui sono venuti a contatto i due soggetti prima dell'isolamento volontario messo in atto già da qualche giorno.
Coronavirus in Italia, 21 morti: 821 persone contagiate, 46 guarite
Il commissario per l'emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli ha fornito in conferenza stampa il nuovo bollettino sulla situazione in Italia. "A questa sera alle 17 le persone ammalate da Coronavirus sono in totale 821, a cui si aggiungono 46 guariti e 21 deceduti. Sui deceduti voglio precisare che si tratta di persone decedute – oggi sono tre ultra 80enni e un ultra 77enne – che non sappiamo se sono decedute a causa del Coronavirus. La metà, 412, sono persone asintomatiche o con sintomi lievissimi e quindi non ospedalizzate. Poi ci sono 345 persone ricoverate negli ospedali con sintomi e 64 in terapia intensiva. Quindi rispetto a ieri un incremento di otto unità", afferma Borrelli.