Coronavirus, primario infettivi Brescia: “Questa emergenza mi ricorda quella del Colera in Africa”
"L'emergenza che stiamo vivendo ora in Italia mi ricorda quella da colera che ho affrontato in un'esperienza in Africa". Queste le parole del dottor Francesco Castelli, primario degli infettivi agli Spedali Civili di Brescia, alle prese con l'emergenza Coronavirus. Il professor Castelli, ai microfoni di "TeleTutto", sottolinea che "agli infettivi, su 72 posti letto, 60 sono dedicati ai contagiati. Poi ci sono quelli negli altri reparti".
Un paziente positivo al Coronavirus ogni 30 minuti
Il dato che allarma più di tutti è quello relativo ad un ingresso in pronto soccorso di paziente positivo al Coronavirus ogni 30 minuti. Ma, nonostante la quantità di ricoveri molto alta, il professor Castelli si dice confidente circa la riduzione dei contagi: "Credo che in due settimane dovrebbero iniziare a calare i nuovi casi – ha detto -, ma ci saranno da affrontare tutti i casi di oggi. E non sarà facile", ha chiosato.
I contagi in Lombardia: nessun nuovo caso a Codogno, non era mai successo
In Lombardia, intanto, sono saliti a 5791 i casi di contagi accertati. Come spiegato anche nel corso della conferenza stampa odierna a Palazzo della Regione, resta quella di Bergamo la provincia più colpita con 1472 contagi. La Bergamasca ha quindi scalzato il Lodigiano, dove i contagi – ad oggi – si sono fermati a 963, con appena 35 casi in più rispetto a ieri. A Codogno, addirittura, non è stato registrato alcun nuovo caso. A Brescia sono 790 i contagiati, a Milano 592, Cremona 957, Pavia 324, Mantova 119, Lecco 89, Monza Brianza 65, Varese 50, Como 46, Sondrio 7.