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Positivo al Coronavirus collaboratore del Papa: abita a Santa Marta, dove vive anche il Pontefice

Nuovo contagio in Vaticano: un funzionario della Segreteria di Stato e collaboratore di Papa Francesco è risultato positivo al coronavirus. Tra l’altro abita nella Casa Santa Marta, dove risiede anche il Pontefice. A riportare la notizia è il Messaggero.
A cura di Enrico Tata
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Piazza San Pietro
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Un funzionario della Segreteria di Stato e collaboratore di Papa Francesco è risultato positivo al coronavirus. Tra l'altro abita nella Casa Santa Marta, dove risiede anche il Pontefice. A riportare la notizia è Franca Giansoldati sull'edizione online del Messaggero. Stando a quanto si apprende, l'uomo è ricoverato al Columbus-Covid 2 Hospital, ma le sue condizioni non destano preoccupazione, per il momento. Ma il Vaticano, anche alla luce di questa novità, sta pensando di accelerare la corsa verso il lock-down totale. Intanto verranno sanificate sia Casa Santa Marta che il Palazzo Apostolico e la Segreteria di Stato. Gli altri cittadini risultati positivi al nuovo coronavirus sono due dipendenti dei Musei Vaticani e un operaio del Governatorato. Per il momento la Santa Sede non ha fornito alcuna notizia in merito al contagio del funzionario della Segreteria di Stato.

Vaticano si prepara anche alla Pasqua a porte chiuse

Il Vaticano si sta preparando anche a una inedita Pasqua ‘a porte chiuse'. Non ci sarà la Via crucis, niente Domenica delle palme (si terrà al chiuso) e niente lavanda dei piedi. "Dal momento che la data della Pasqua non può essere trasferita, nei paesi colpiti dalla malattia, dove sono previste restrizioni circa gli assembramenti e i movimenti delle persone, i Vescovi e i Presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo lo scambio della pace. I fedeli siano avvisati dell'ora d'inizio delle celebrazioni in modo che possano unirsi in preghiera nelle proprie abitazioni. Potranno essere di aiuto i mezzi di comunicazione telematica in diretta, non registrata", si legge nel decreto pubblicato oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede.

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