video suggerito
video suggerito
Covid 19

Per gli abbonamenti nelle palestre i consumatori hanno diritto ai rimborsi

Buone notizie per i consumatori: hanno diritto al rimborso della quota parte di abbonamento del quale non può usufruire. Inoltre “Se si è stipulato un contratto di finanziamento per la palestra o la piscina si può interrompere il versamento delle rate comunicando alla finanziaria per iscritto l’impossibilità di frequentare”, ha spiegato il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona.
A cura di Annalisa Cangemi
3.157 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Per l'emergenza coronavirus le palestre sono chiuse in tutto il territorio nazionale dallo scorso 8 marzo, e in molti si chiedevano se gli abbonamenti sarebbero stati rimborsati. Il presidente dell'Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona ha spiegato come ottenere le restituzioni.

"Per il coronavirus sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, terme (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, scuole di ballo. Conseguentemente, il consumatore ha diritto al rimborso della quota parte di abbonamento del quale non può usufruire (o del singolo titolo di ingresso)", ha spiegato all'Adnkronos/Labitalia Massimiliano Dona.

"Tuttavia – ha spiegato – bisogna distinguere: se il contratto prevede un numero prestabilito di ingressi senza scadenze temporali, allora è ragionevole ritenere che l'utente possa usare il suo diritto di accesso quando sarà finita l'emergenza; se invece l'abbonamento è mensile o annuale, con ingresso libero, si dovrebbe avere diritto alla restituzione della quota parte dell'abbonamento non utilizzabile durante l'emergenza".

"Osserviamo – ha aggiunto Dona – che in questi giorni alcuni operatori stanno proponendo ai consumatori di ‘congelare' gli abbonamenti per poi riprenderli a emergenza finita, ma questa è un'opzione che il consumatore è libero di accettare o meno, visto che non è detto che abbia interesse a prolungare la frequentazione (anche per il rischio della chiusura definitiva del centro)".

"Se si è stipulato un contratto di finanziamento per la palestra o la piscina si può interrompere il versamento delle rate comunicando alla finanziaria per iscritto l'impossibilità di frequentare".

Diverso il discorso per le attività sciistiche. "Sono chiusi gli impianti – commenta – nei comprensori sciistici. Quindi chi aveva acquistato un abbonamento stagionale o skipass per la stagione invernale (o per più giorni) ha diritto alla restituzione della quota parte dell'abbonamento non più utilizzabile (anche se le condizioni contrattuali lo escludono, perché in questo caso sarebbero vessatorie)".

3.157 CONDIVISIONI
32831 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views