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Partiti test di cinque vaccini italiani anti-Coronavirus: i risultati arriveranno a maggio

Sono partiti in Italia i test preclinici di cinque vaccini contro il coronavirus. Ad annunciarlo è stato l’amministrato delegato dell’azienda biotech di Castel Romano Takis, Luigi Aurisicchio. I risultati dei test sono attesi a metà maggio e la sperimentazione sull’uomo potrebbe partire in autunno.
A cura di Susanna Picone
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Contro il nuovo coronavirus Sars Cov 2 sono partiti in Italia i test preclinici di cinque vaccini. Tutti sono condotti dall’azienda biotech Takis. I risultati sono attesi per la metà del mese di maggio e la sperimentazione sull'uomo potrebbe partire il prossimo autunno. Ad annunciarlo all’Ansa è stato il fondatore e amministrato delegato dell'azienda biotech Takis, Luigi Aurisicchio. I vaccini contro il coronavirus si basano su diverse regioni della proteina "Spike", la principale arma con cui il virus aggancia le cellule respiratorie dell'uomo.

Coronavirus, il vaccino potrebbe essere testato sull'uomo in autunno

Takis, società biotech di Castel Romano (Roma), nei giorni scorsi aveva annunciato di essere pronta a testare il suo vaccino contro Covid-19 sui modelli pre-clinici. "L'autorizzazione arriva dal ministero della Salute e rappresenta il primo passo per portare il vaccino all'uso umano", avevano comunicato. Già alla fine di gennaio l'azienda aveva annunciato di voler realizzare un vaccino contro il coronavirus. "Se i risultati saranno soddisfacenti, il vaccino potrebbe già essere testato sull'uomo nel prossimo autunno", aveva quindi anticipato Luigi Aurisicchio. Il vaccino è stato ottenuto a partire da un frammento del materiale genetico del virus e si basa sulla tecnologia chiamata elettroporazione, che consiste nell’iniezione nel muscolo seguita un brevissimo impulso elettrico che facilita l'ingresso del vaccino nelle cellule e attiva il sistema immunitario. L’azienda spiega che i test fatti in laboratorio indicano che è in grado di indurre “una forte risposta da parte del sistema immunitario”. Obiettivo della sperimentazione pre-clinica è fornire i dati preliminari su efficacia e tollerabilità e si prevede di realizzarla in parte grazie anche alla collaborazione dell’Istituto Spallanzani di Roma, che condurrà esperimenti sulle cellule per verificare la capacità del vaccino di bloccare la replicazione del virus.

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