Oltre 500mila tamponi trasportati dall’Italia agli Usa su un aereo militare
Sono oltre 500mila i tamponi per effettuare i test trasportati dall'Italia agli Stati Uniti da un aereo militare americano: la notizia è stata confermata quest'oggi dal generale David Goldfein, capo di Stato maggiore dell'Aeronautica statunitense, che ha spiegato che il velivolo, partito dalla base di Aviano, in provincia di Pordenone, è atterrato a Memphis, in Tennesse. Si tratta di un ingente numero di test che ora saranno ora distribuiti in varie parti degli Usa, così come spiegato dallo stesso generale. "Abbiamo appena fatto un movimento abbastanza significativo a Memphis", ha spiegato Goldfein nell'incontro con la stampa al Pentagono.
Non è chiaro se si tratti di una fornitura dell'Italia agli Stati Uniti
Al momento però non è chiaro se ci saranno altri spostamenti di questo tipo né se passeranno nuovamente dall'Italia, anche se, secondo quanto riportato dal sito Defense One, nei prossimi giorni negli Stati Uniti potrebbero giungere altri aerei militari contenente materiale sanitario o kit di questo tipi. "Sappiamo che i nostri casi aumenteranno – ha affermato Goldfein – e l'Aeronautica sta "ancora conducendo missioni globali". Dagli Stati Uniti non è giunta conferma su una eventuale produzione italiana dei test né è chiaro che si tratti di una fornitura da parte dell'Italia agli Usa. Si tratta comunque di un acquisto giustificato dal fatto che ad oggi non esiste un modo veloce per effettuare un test Covid-19 oltre oceano dove sono necessarie specifiche analisi e anche dal costo ingente.
Ad oggi negli Stati Uniti i contagi sono a quota 8.990, con 150 morti. Il presidente Donald Trump in un discorso alla nazione pronunciato due giorni fa ha definito il Covid-19 un "nemico invisibile": "La situazione non è sotto controllo – ha dichiarato Trump – la pandemia da coronavirus potrebbe finire negli Stati Uniti a luglio o agosto. Ma dobbiamo fare un ottimo lavoro". Il presidente Usa ha poi sottolineato che il Paese è stato colto di sorpresa ma anche che la risposta è stata aggressiva.