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Coronavirus, nuovo esodo da Nord a Sud dopo l’ordinanza del governo

Nonostante il divieto di spostamenti da un comune all’altro per contrastare la diffusione del coronavirus, segnalate lunghe code di automobili che dalla Calabria arrivano a Messina. Il governatore della Sicilia Musumeci: “Basta, il governo intervenga, non siamo carne da macello: facciano rispettare l’ordine”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un nuovo esodo da nord verso sud e, in particolare, verso la Sicilia. Nonostante l'ordinanza firmata dai ministeri della Salute e dell'Interno in maniera congiunta, che viete qualunque tipo di spostamento che non sia per lavoro o gravi motivi di salute, le immagini che arrivano dalla Sicilia sono scoraggianti: lunghe code di macchine che, dalla Calabria, arrivano a Messina, porta d'accesso della Trinacria con il resto della penisola. Furiose le reazioni degli isolani, che in Rete hanno diffuso immagini di questo esodo dal continente, nonché dello stesso governatore della Sicilia, anch'egli furibondo con quanti stanno facendo ritorno sull'isola.

Musumeci: "Non è possibile, vogliamo l'intervento del Governo"

La vicenda è stata segnalata in primis da diversi cittadini, soprattutto di Messina e poi del resto della sicilia, ma anche dal governatore stesso, Nello Musumeci, che sulla propria pagina Facebook ha pubblicato la foto di una lunga fila di automobili che, provenienti dalla Calabria, erano sbarcate a Messina, chiedendo l'immediato rispetto del decreto a firma dei ministri Speranza e Lamorgese, che nell'ambito delle misure di contrasto alla diffusione del coronavirus in Italia, vieta gli spostamenti delle persone, al di fuori di casi particolari, da un qualunque comune all'altro.

Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate. Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C'è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell'ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!

Poche ore dopo, lo stesso governatore della Sicilia ha poi aggiunto:

Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto. Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, solo i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. Basta. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno.

Cosa prevede il decreto firmato da Speranza e Lamorgese

Il decreto firmato congiuntamente dai ministeri dell'Intero e della Salute prevede il "divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in Comune diverso da quello in cui si trovano", con unica eccezione che "per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute". Di fatto, si tratta di un'ordinanza per impedire che ci siano di nuovo spostamenti di persone, in particolare dal nord verso il sud, che spostandosi lungo la penisola possano contribuire a loro insaputa alla diffusione del coronavirus.

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