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Nonostante la quarantena girano film porno in luoghi pubblici

I tre sono stati identificati per via del fatto che nei filmini caricati sul web non hanno oscurato la targa dellʼautomobile nella quale hanno girato le scene hard. Nei video anche insulti alla polizia.“Così che passiamo la quarantena: sc****do davanti alla polizia. Sbirri di me**a”.
A cura di Biagio Chiariello
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In barba ai divieti e alle misure anti-contagio da coronavirus, hanno realizzato film pornografici in luoghi pubblici, anche in pieno giorno, e perfino davanti alla sede del comando della polizia municipale. Protagonisti tre ragazzi, una 21enne palermitana, una 22enne di Frosinone e un 38enne riminese, denunciati per atti osceni in luogo pubblico dagli agenti delle polizia stradale di Rimini.

Ad incastrare il terzetto, come si legge su Il Corriere Romagna, sono stati proprio i filmini a luci rosse caricati sul web: in particolare gli inquirenti sono riusciti ad arrivare a loro grazie alla targa (non oscurata) dell'automobile, una miniminor, nella quale hanno girato le scene hard. Così sabato sera gli agenti della Polstrada di Rimini sono arrivati al proprietario: un 38enne cesenate residente a Rimini. Aveva parcheggiato l'auto vicino casa. Qui gli agenti lo hanno identificato in compagnia delle due ragazze protagoniste dei video hard: una 32enne originaria della provincia di Frosinone e una 31enne di Palermo, entrambe regolarmente domiciliate a casa di lui. Di fronte "all'evidenza degli elementi raccolti", i tre hanno confessato e collaborato con i poliziotti fornendo il materiale video pubblicato in rete. E, riferiscono gli agenti, "si sono rammaricati delle probabili conseguenze negative non ponderate nelle loro azioni".

In uno dei video hard si distinguono chiaramente offese alla polizia anche in lingua inglese.“Così che passiamo la quarantena: sc****do davanti alla polizia. Sbirri di me**a”. I filmati sono stati registrati oltre che in aree pubbliche (tutti tra Rimini e Bellaria) anche all’interno della sede autostradale della A14.I tre sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico, oltraggio a pubblico ufficiale e diffamazione a mezzo stampa.

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