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Covid 19

“Nonna di ferro” guarisce dal Coronavirus in una settimana: ha 81 anni

“Pensavamo non ce la facesse, abbiamo temuto il peggio”, dice il nipote della “nonna di ferro” che è riuscita a sconfiggere il Coronavirus in appena una settimana. Armanda Bottini Campolunghi, questo il suo nome, ha 81 anni ed è reduce da una lunga riabilitazione per la frattura di un femore, oltre che affetta da diabete di tipo 2. Eppure, grazie alla sua forza di volontà e alle cure del Policlinico di Pavia, ha smentito le statistiche: anche se anziani, si può guarire dal Coronavirus.
A cura di Filippo M. Capra
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(Immagine di repertorio)
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A quasi 82 anni ha sconfitto il Coronavirus in appena una settimana. Questa una delle notizie più positive degli ultimi giorni, specialmente se relazionata all'alto tasso di mortalità che l'infezione porta nelle persone anziane una volta colpite. Eppure Armanda Bottini Campolunghi, questo il suo nome, si è guadagnata l'appellativo di "nonna di ferro" dai medici che l'hanno curata al Policlinico San Matteo di Pavia.

Il nipote: Pensavamo non ce la facesse

La donna si era sentita male mentre era a cena insieme ai parenti che immediatamente hanno optato per il ricovero, considerato che l'anziana signora stava recuperando dopo una lunga riabilitazione per una frattura al femore ed è affetta da diabete di tipo 2. Trasportata da Borghetto Lodigiano al nosocomio di Pavia, aveva accusato sintomi influenzali quali una leggera febbre e senso di nausea e vomito. Il tampone aveva accertato la presenza del virus nel suo organismo. "Quando l'abbiamo saputo, abbiamo pensato al peggio. Pensavamo che per lei sarebbe stato impossibile farcela", rivela il nipote della signora Armanda, Mattia, 23 anni, al "Giorno".

Coronavirus sconfitto in una settimana

Invece, la "nonna di ferro" ha sorpreso tutti e nel giro di una settimana è riuscita a negativizzarsi. "Mia nonna ha reagito alle cure – continua il nipote – nel migliore dei modi e con forza. Con una determinazione riconosciuta anche dai medici". A breve la signora Armanda potrà fare ritorno a casa, cosa che sarebbe già dovuta accadere se non fosse che il mezzo adibito al suo trasporto non fosse disponibile. Per il suo trasferimento domiciliare serve infatti un'ambulanza protetta. A casa l'aspetta la sua famiglia: "Ci occuperemo noi della sua convalescenza", assicura Mattia.

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