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Coronavirus, l’elenco dei negozi che restano aperti

I decreti messi in campo dal governo prevedono la chiusura di tantissimi negozi in tutta Italia, mentre restano aperti i negozi di generi alimentari e le farmacie. Stesso principio varrà anche per il weekend: sabato e domenica, infatti, restano chiusi i centri commerciali, ma con supermercati e farmacie sempre aperte. Andiamo a vedere quali esercizi commerciali saranno aperti e quali chiusi nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
A cura di Stefano Rizzuti
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La chiusura totale dovuta al Coronavirus riguarda ormai tutta l’Italia e non solo alcune zone del nostro Paese. Lo stop vale per molti esercizi commerciali, ma non per tutti. E in molti si chiedono se, per esempio, i supermercati saranno aperti o chiusi durante la settimana, il sabato e la domenica, così come tanti altri esercizi commerciali. A disciplinare l’apertura e la chiusura dei negozi è il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri dell’11 marzo, secondo cui rimarranno sempre aperti – al netto dei singoli orari –  “i negozi di prodotti alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, le tabaccherie, i bar e punti di ristorazione nelle aree di servizio stradali e autostradali e alcuni negozi di prima necessità o di servizi alla persona”. Quello stesso decreto, però, stabilisce la sospensione delle “attività commerciali  al  dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità". Quel provvedimento prevedeva la chiusura dei negozi fino al 25 marzo, ma un nuovo Dpcm – quello del 22 marzo – proroga la chiusura fino al 3 aprile. Il decreto del 10 aprile, poi, ha prorogato la chiusura dei negozi e delle attività non essenziali fino al 3 maggio, ma ha riaperto le librerie, le cartolerie e i negozi di abbigliamento in tutta Italia. Diverse, tuttavia, sono state le ordinanze regionali che hanno posto limitazioni alle riaperture previste nel decreto. Infine, il dpcm del 26 aprile 2020 e la successiva modifica del 4 maggio hanno ulteriormente regolamentato l'apertura dei negozi e di tutte le attività commerciali nella Fase 2 dell'emergenza Coronavirus in Italia.

Tutti i negozi che restano aperti devono garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Tra le attività sospese ci sono anche quelle dei servizi di ristorazione, come bar e ristoranti. Viene invece consentita la ristorazione con consegna a domicilio, così come l'apertura degli “esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti  nelle  aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all'interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli  ospedali”. Sospese, inoltre, le attività di servizi alla persona come nel caso di parrucchieri, barbieri ed estetisti. Garantiti, infine, i servizi bancari, finanziari e assicurativi, sempre sulla base dei singoli orari e delle normali chiusure previste da queste attività nel weekend.

Coronavirus, l’elenco di negozi e attività aperti oggi

La chiusura dei negozi non riguarda molti esercizi commerciali e in settimana, così come nelle giornate di sabato e domenica, verranno mantenute le stesse indicazioni già in vigore in questi primi giorni, da quando il decreto dell’11 marzo è effettivo. Vediamo quali sono gli esercizi commerciali che resteranno aperti:

  • Ipermercati
  • Supermercati
  • Discount di alimentari
  • Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2)
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specialzzati (codice ateco 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Farmacie
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse
  • Librerie
  • Cartolerie
  • Negozi di abbigliamento per bambini e neonati
  • Commercio al dettaglio di natanti e accessori
  • Commercio al dettaglio di biciclette e accessori
  • Servizi di toelettatura degli animali da compagnia

Coronavirus, i negozi chiusi

Tutti gli altri esercizi commerciali non inseriti nell’elenco dei negozi aperti dovranno quindi rimanere chiusi, nel weekend come durante la settimana. In più, sulla base di quanto previsto dai decreti dell’8 e del 9 marzo nelle giornate festive e prefestive – quindi sabato e domenica – sono chiuse anche le medie e grandi strutture di vendita e gli esercizi presenti nei centri commerciali e nei mercati. All’interno di centri commerciali e mercati, comunque, possono rimanere aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari, nel rispetto della distanza di sicurezza di un metro.

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