Morti di Coronavirus 2 dipendenti delle Poste nella Bergamasca: hanno lavorato sino a pochi giorni fa
Due lavoratori di Poste Italiane della provincia di Bergamo sono morti a causa del Coronavirus. Entrambi, stando a quanto dichiarato dalla componente della segreteria della Slc-Cgil della città orobica, Marisa Adobati, "hanno lavorato fino a pochi giorni fa. Uno in un centro di recapito e l'altro in un ufficio postale di due comuni nella provincia di Bergamo".
La Cgil: Ora basta, chiudere gli uffici postali
La situazione, ora, dovrà essere controllata dalle autorità competenti per testare tutti i colleghi che hanno avuti contatti con i due lavoratori purtroppo deceduti. Intanto, la Cigl alza la voce e dice: "Ora basta, è ora che si chiudano gli uffici postali". La Bergamasca è, ad oggi, la provincia lombarda ed italiana maggiormente colpita dall'emergenza Coronavirus. Sino a ieri, lunedì 16 marzo, i contagi ammontavano a 3.769. In città, l'alto numero delle salme sta impedendo al forno crematorio comunale di poter essere efficiente per chiunque ne necessitasse, motivo per cui per alcune è stato necessario il trasferimento altrove. L'ospedale Papa Giovanni è allo stremo delle forze e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha annunciato di aver dovuto spegnere il wifi pubblico per evitare capannelli di persone sotto gli hotspot. Diversi i comuni fortemente colpiti dall'emergenza sanitaria: da Alzano Lombardo ad Albino, da Nembro a Cene. Con loro, anche l'economia ne risente. In Valle Seriana ci sono alcune delle più grosse aziende italiane, come Polini e Pigna.