Morta la dottoressa Xia Sisi a Wuhan: è il terzo medico deceduto per Coronavirus
Un altro medico, contagiato dal coronavirus, è morto nella città cinese di Wuhan, epicentro della malattia. Lo riferisce l'account ufficiale di WeChat del Wuhan Xiehe Jiangbei Hospital, dove il dottore lavorava nel reparto di gastroenterologia. Xia Sisi, 29 anni, era stata ricoverata in ospedale il 19 gennaio scorso, successivamente era stata trasferita all'ospedale Zhongnan dell'Università di Wuhan, dove il suo stato di salute è peggiorato. "Alle 6:30 della mattina del 23 febbraio – afferma l'ospedale in una dichiarazione – è morta all'ospedale Zhongnan dell'Università di Wuhan, dopo che tutte le misure di soccorso erano state esaurite. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze per la sfortunata scomparsa della dottoressa Xia Sisi e le condoglianze alla sua famiglia". Finora sono stati contagiati dal coronavirus oltre 3mila dipendenti dell'ospedale.
Il 18 febbraio, era morto per lo stesso motivo il neurochirurgo Liu Zhiming, 51 anni, primario di uno dei reparti del Wuchang Hospital di Wuhan; pochi giorni prima era deceduta una infermiera di 59 anni che lavorava nello stesso centro. L'ospedale è uno dei centri designati per la cura dei pazienti del COVID-19 a Wuhan. Il 21 febbraio era stata diffusa la notizia della morte di un altro medico, il 29enne Peng Yinhu, che era stato ricoverato il 25 gennaio; il giovane dottore aveva deciso di rimandare il matrimonio per aiutare i colleghi al First People's Hospital, nella città cinese dell'Hubei. Agli inizi di febbraio era deceduto Li Wenliang, il medico di 34 anni che per primo aveva lanciato l'allarme sulla diffusione del coronavirus.
Coronavirus in Italia, la virologa Ilaria Capua: "Fondamentale assunzione di responsabilità"
In esclusiva per Fanpage.it, la virologa italiana Ilaria Capua ha sottolineato l'importanza, in questa fase della diffusione della malattia, di seguire le regole dettate dal Governo per contenere il contagio. In questo momento, ha spiegato, serve un'assunzione di responsabilità da parte di tutti per limitare i rischi connessi alla diffusione del coronavirus in Italia.