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Coronavirus, moglie e bambina bloccati in Marocco, il marito: “Fateli rientrare, vi prego”

Una famiglia originaria di Torino è rimasta bloccata in Marocco a causa dell’Emergenza Coronavirus, tutti i voli sono stati cancellati. La madre e la bimba di 18 mesi sono rimaste in Marocco. Il grido di aiuto del padre che dall’Italia lancia un appello alle istituzioni: “Ho il dovere come marito e padre di chiedere aiuto alle istituzioni, ma non so più come fare – conclude – nessuno mi risponde, fate rientrare la mia famiglia”.
A cura di Francesco Bunetto
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Una famiglia originaria di Torino è rimasta bloccata in Marocco a causa dell'Emergenza Coronavirus, tutti i voli sono stati cancellati. La madre e la bimba di 18 mesi sono rimasti in Marocco. Il grido di aiuto del Padre che è dall'Italia lancia un appello alle istituzioni:"Ho il dovere come marito e padre – ha detto Stefano Monaco in un'intervista telefonica a fanpage.it – di chiedere aiuto alle istituzioni, ma non so più come fare e nessuno mi risponde, fate rientrare la mia famiglia".

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"La bambina è piccola"

A parlare è Stefano Monaco, un uomo piemontese di 51 anni, sposato con la moglie originaria del Marocco e insieme alla figlia di 18 mesi sono rimaste bloccate in Marocco e tutti i voli per l'Italia sono stati cancellati. Entrambe erano partite per la visita dei parenti in Marocco a inizi di febbraio e dovevano far rientro in settimana. Purtroppo però, il volo è stato cancellato:" Io sono in Italia ma la mia famiglia si ritiene sequestrataafferma Stefano – non ci sono alternative, poi abbiamo prenotato un volo per Lione, in Francia e dopo un'ora hanno chiuso i confini pure in Francia quindi un altro volo annullato".

"Il numero è sempre occupato"

L'uomo disperato ha più volte contattato l'Ambasciata e il Consolato ma il numero è sempre occupato."Ho contattato e mandato una mail al presidente della Regione Piemonte tramite il suo ufficio – ha detto l'uomo – adesso l'Unità di Crisi della Farnesina, ho chiamato tante volte ma il numero dedicato è sempre occupato e io non posso e non voglio lasciare le cose così, non mollo – continua l'uomo – non riesco a interfacciarmi più con nessuno per risolvere il problema".

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L'appello

Non posso lasciare la mia famiglia lì in Marocco. Noi riteniamo che debba essere trovata una soluzione per noi e per gli altri perché non si possono chiudere i voli nazionali e non prendere in considerazione un'alternativa. Ho il dovere come papà e marito di fare qualcosa e io non riesco a farlo e – conclude Stefano – noi non abbiamo nessun mezzo per poter chiedere a chi di dovere di intervenire".

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