Medici e infermieri cubani al lavoro a Crema: “Resteremo tutto il tempo necessario”
Lo avevano promesso appena sbarcati a Malpensa: "Resteremo per tutto il tempo necessario". I medici e infermieri cubani si sono messi al lavoro a Crema dove da oggi è operativo l'ospedale da campo allestito dall'esercito. I sanitari arrivati domenica da Cuba hanno ribadito la loro volontà di aiutare fino a quando il virus non sarà sconfitto. Il gruppo, composto da 37 medici e 15 infermieri, è stato presentato alla stampa all'apertura dell'ospedale da campo allestito in poche ore per far fronte alla penuria di posti letto in ospedale.
Operativo l'ospedale da campo di Crema: al lavoro 52 medici e infermieri cubani
Carlos Ricardo Perez Diaz, specialista in medicina interna e responsabile della Brigata, ha presentato il suo team ricordando che "Cuba non è un Paese ricco, è un Paese sottoposto a sanzioni. Ma siamo disposti a condividere ciò che abbiamo, che non è molto ma viene consegnato con generosità". Il gruppo di esperti in malattie infettive ha lavorato in passato anche all'emergenza Ebola. L'ospedale da campo ha 32 posti per pazienti di media e bassa gravità e tre posti di terapia intensiva; ha macchinari per la radiologia, un dipartimento di farmacia e tutti i servizi sanitari necessari.
L'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, ha riferito che il governo cubano ha dato "disponibilità immediata tramite l'ambasciata e in meno di 8 giorni il gruppo è già qui in un ospedale costruito dal nostro esercito". Il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, ha accolto i sanitari de L'Avana spiegando che in città sono comparse molte bandiere di Cuba e tutta la popolazione è grata per il loro aiuto. "Ho voluto portare il saluto commosso e riconoscente dei cittadini e cittadine di Crema e del Cremasco a tutti, dalle istituzioni di ogni livello, senza distinzioni ed appartenenze, che in queste circostanze si azzerano, all'esercito, degno della fama di grande umanità che lo contraddistingue anche a livello internazionale, al personale del nostro ospedale, stremato ma tenace e sempre combattivo, ai fratelli giunti da un Paese lontano, Cuba, a prestare soccorso e rinforzi".