Coronavirus, Maga (Cnr): “In Italia più morti che in Cina perché ci sono molti anziani”
I morti da Coronavirus in Italia hanno superato quelli della Cina, in particolare della provincia dell'Hubei, la cui capitale, Wuhan, è stata il simbolo dell'epidemia, la città da cui è iniziata l'emergenza alla fine dello scorso mese di dicembre. Eppure, ad oggi, giovedì 19 marzo, nel giro di tre settimane, da quando è stato confermato il primo caso a Codogno, nel Lodigiano, il numero delle vittime italiane da Covid-19 ha raggiunto quota 3.405, di contro alle 3.245 del Paese del Dragone. Una spiegazione, forse, c'è e prova a darla Giovanni Maga, direttore dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm): "Non mi sento di dire che abbiamo sbagliato qualcosa, direi di no – ha detto all'Agi -. Tutto quello che al momento si può fare lo stiamo facendo. Probabilmente paghiamo lo scotto di una popolazione molto anziana. E malattie come diabete, ipertensione o problemi cardiovascolari che si possono curare, combinate con questo virus possono dare prognosi infausta. Probabilmente poi, ci sono differenze fra noi e la Cina dal punto di vista demografico e dell'incidenza delle malattie".
Dunque, l'età media della popolazione italiane, più alta di quella cinese, potrebbe in parte spiegare l'elevato numero di decessi da Coronavirus nel nostro Paese, stando a quanto riferito dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, con l'ultimo bollettino dell'emergenza, che ha evidenziato anche una impennata nel numero dei nuovi contagi (+ 4480 in sole 24 ore). Sempre secondo Maga, "dobbiamo ancora aspettare per vedere gli effetti delle misure di contenimento, ma nel frattempo meglio non abbassare la guardia su Milano e stringere ancora di più il cordone su Bergamo e Brescia".