Maestra positiva al Coronavirus ad Arezzo, 112 bimbi in quarantena

Oltre cento bambini di una scuola elementare di Arezzo da alcune ore sono stati posti in quarantena obbligatoria dopo che una insegnante della loro scuola è risultata positiva al nuovo coronavirus. Lo ha reso noto lo stesso sindaco della città toscana Alessandro Ghinelli. Ovviamente, come sempre in questi casi, si tratta di una misura precauzionale per evitare il diffondersi del contagio e riguarda non solo la classe della donna ma l’intera scuola. Oltre ai piccoli alunni dell’istituto, 112 in tutto, in quarantena sono finiti anche i colleghi e tutti gli altri dipendenti che sono entrati in contatto con la maestra, sette adulti. La donna di 51 anni, le cui condizioni sono considerate stabili, si trova a sua volta in quarantena nella sua abitazione.

Nel frattempo, approfittando anche della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado disposta dal governo in tutta Italia, il Comune di Arezzo ha avviato la sanificazione della scuola. Tutte le persone venute a contatto con l’insegnate e con i sintomi della malattia, anche minimi, saranno sottoposte al tampone per accertarne la positività al nuovo cooronavirus. I test sono stati già avviati e, secondo indiscrezioni, purtroppo sarebbe stato già trovato un secondo caso positivo connesso con quello della maestra.

Il caso era stato già segnalato ai genitori dei bambini della scuola elementare in cui insegna la 51enne, a sua volta informato dell'esito del tampone dall'Asl Toscana sud est. Secondo quanto ricostruito, è stata la stessa maestra a segnalare i suoi malesseri al ritorno da un viaggio in Emilia Romagna. Proprio i suoi spostamenti hanno fatto scattare la procedura e quindi il tampone.  Nel tardo pomeriggio di giovedì è arrivata la conferma della positività da parte della Regione Toscana e il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ha annunciato il provvedimento di quarantena per gli alunni.

“Mi sono attivato insieme alla segreteria della scuola per predisporre e consegnare elenchi specifici che hanno riguardato i contatti stretti e diretti come la sua classe, e quelli indiretti come le classi della stessa scuola, coloro che frequentano la mensa, il personale amministrativo degli uffici, il personale Ata, elenchi degli altri plessi che fanno parte dello stesso istituto comprensivo e ho consegnato tutto alla Asl che in base hai diversi livelli di contatto ha predisposto le misure di contenimento” ha spiegato il preside della scola, aggiungendo: “Siamo tutti calmi, ma è evidente che la notizia ci ha colto di sorpresa, non ce l'aspettavamo, comprensibile la ricerca di notizie da parte dei genitori, con i quali abbiamo parlato e che ho cercato di tranquillizzare”.