L’assessore Gallera sul Coronavirus in Lombardia: “Ho visto piangere medici di 70 anni”
Emergenza coronavirus, l'assessore al Welfare della Lombardia ha spiegato di aver visto "primari e professori universitari di 70 anni piangere di fronte alla difficilissima situazione degli ospedali, che sono al limite per offrire a tutti la possibilità di curarsi". Uno scenario, insomma, drammatico quello descritto da Giulio Gallera, intervenuto ai microfoni dei giornalisti del telegiornale di La7.
Parlando poi del provvedimento che "chiude" le zone rosse, lo stesso Gallera ha aggiunto che "si tratta di un passo avanti, perché ha raccolto un grido di allarme, anche se non è esattamente ciò che ci saremmo aspettati. Sarebbe stato meglio che questo decreto venisse raccontato non alle due e mezzo di notte, ma stamattina", ha aggiunto ancora Gallera, "dopo un confronto serio con le regioni dando messaggi chiari e con un testo meno ambiguo". Lo stesso Gallera aveva spiegato poche ore prima che "l'unica arma che abbiamo contro il contagio è rimanere a casa". L'assessore al Welfare della Regione Lombardia aveva commentato così il nuovo bilancio del contagio nella propria regione. Dai numeri emersi quest'oggi, infatti, risultano cresciuti a ritmi preoccupanti i numeri del coronavirus in Lombardia: nelle ultime ventiquattro ore, come risultato dal bollettino della Protezione Civile, si sono registrati ben 808 nuovi casi (portando a 4.189 il numero totale) ed altri 113 decessi (che invece hanno alzato il numero complessivo di vittime a 267 in tutto). Da qui il successivo annuncio in cui chiedeva "l'aiuto di tutti", per evitare che il sistema sanitario regionale potesse collassare del tutto.