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Lombardia a rischio collasso: “Mancano i tamponi, non eravamo pronti a così tanti casi di Coronavirus”

La Lombardia è a rischio collasso. Gli oltre mille tamponi realizzati nel giro di pochi giorni ha messo a dura prova la scorta dei suddetti che stanno scarseggiando. Lo conferma l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera a “Che tempo che fa”: “Chiaramente i tamponi un po’ scarseggiano, ne abbiamo fatti mille in tre giorni ma abbiamo già ordinato nuovi quantitativi”. Fontana intanto annuncia che gli edifici messi a disposizione dal ministero della Difesa stanno venendo allestiti per la quarantena delle “persone che hanno avuto contatti con infetti”.
A cura di Filippo M. Capra
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La Lombardia è a rischio collasso. Gli oltre mille tamponi realizzati nel giro di pochi giorni ha messo a dura prova la scorta dei suddetti che ora stanno scarseggiando. A confermarlo è l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera a "Che tempo che fa" ieri sera, domenica 23 febbraio. Mentre commentava le lamentele del sindaco di Bertonico Angelo Chiesa circa l'assenza di tamponi, Gallera ha dichiarato: "Chiaramente i tamponi un po' scarseggiano, ne abbiamo fatti mille in tre giorni ma abbiamo già ordinato nuovi quantitativi".

Gallera: Il tampone solo per verificare la positività di un soggetto con febbre

La scarsità di tamponi ha indotto la Regione Lombardia a mutare comportamento: "Il tampone solo per verificare la positività in un soggetto che manifesta già uno stato febbrile, finora l'abbiamo usato random nei confronti di tutti", ha spiegato Gallera, che ha poi aggiunto: "La scelta sanitaria che abbiamo deciso di fare è che ogni contatto diretto della persona positiva venga messo in isolamento, quando ha la febbre viene portato in ospedale per fare un tampone".

Fontana gli fa eco: Stiamo facendo fatica. Più malati ci sono, più si complica

Sulle difficoltà a gestire tutto al meglio, a fargli eco è il presidente della Lombardia Attilio Fontana: "È chiaro che stiamo facendo una grande fatica e più aumenta il numero dei malati più la cosa diventa complicata. Purtroppo non abbiamo né i medici né gli uffici d'analisi che possono rendere un numero cospicuo di esami. Stiamo ampliando i nostri laboratori e il numero degli esami – ha detto Fontana – che riusciamo a rendere ogni giorno. Oltre 250, ma se la cosa dovesse ampliarsi…". Il governatore lombardo ha quindi detto: "Per questo abbiamo voluto essere subito rigorosi con provvedimenti che possono apparire eccessivi ma che spero possano contribuire a interrompere questa catena di contagi".

Il presidente della Lombardia però assicura: A breve pronti edifici per la quarantena

Il numero uno della Lombardia ha poi affrontato il tema dei contagiati: "Abbiamo previsto una serie di attenzioni particolari. Sono costantemente sotto controllo dalle nostre equipe mediche. Nel frattempo stiamo predisponendo una serie di locali all'interno di due edifici che ci sono stati messi a disposizione dal ministro della Difesa". Tali edifici serviranno per l'isolamento e la quarantena delle "persone che hanno avuto contatti con infetti".

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