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Coronavirus, l’infettivologo Galli: “Identificare subito i focolai di Milano: stiamo attenti”

“Per la città di Milano facciamo gli scongiuri ma occorre stare estremamente attenti, identificare subito i focolai e circoscriverli”, così Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano ha commentato la situazione dei contagi in città. Il medico ha poi sottolineato come sia necessario non abbassare la guardia.
A cura di Chiara Ammendola
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Bisogna alzare l'attenzione su Milano e identificare subito i focolai in città. A dirlo è Massimo Galli, primario infettivologo dell'ospedale Sacco del capoluogo lombardo ai microfoni di Skyg24 che ha sottolineato come l'evoluzione dei contagi da coronavirus stia evolvendo in scala maggiore di quello che si poteva prevedere. "È una situazione senza precedenti – ha continuato Galli – occorre fare gli scongiuri per la città di Milano ma dobbiamo stare estremamente attenti, identificare subito i focolai e circoscriverli".

Coronavirus in Lombardia: 984 casi positivi, 106 in terapia intensiva

Intanto continua a salire il numero dei casi positivi in Lombardia: sono 984 i casi di contagio da coronavirus, come comunicato ieri, domenica 1 marzo, dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Di queste, 406 persone sono ricoverate n ospedale e 106 si trovano in terapia intensiva, mentre sono 375 i pazienti posti in isolamento domiciliare. Sale ancora il numero dei deceduti, che tocca quota 31, ma anche quello dei dimessi che raggiunge quota 73.

Positivo al coronavirus l'assessore lombardo Mattinzoli: accertamenti su tutta la Giunta

Mentre è di questa mattina la notizia della positività al virus dell'assessore regionale della Lombardia Alessandro Mattinzoli: la conferma è arrivata dalla stessa Regione che, in una nota, ha spiegato che sono in corso controlli per tutta la Giunta. Per questo motivo è stata anche rinviata la visita prevista per la mattinata di oggi di alcuni assessori regionali negli ospedali di Lodi, Codogno e Cremona. Nel comunicato inviato dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dall'Assessore al Welfare Giulio Gallera si spiega che "una volta ottenuti gli esiti, attiveremo le procedure previste dai protocolli di Regione Lombardia, condivise con il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di sanità per i contatti diretti".

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