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Covid 19

Coronavirus, le rassicurazioni dell’Oms: “Un solo cane positivo ma animali non sono vettore”

“Abbiamo rilevato una debole positività in un solo cane a Hong Kong, il cane è anziano, sta bene e non ha sintomi” ha spiegato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell’unità malattie emergenti dell’Organizzazione mondiale della sanità , aggiungendo: “Non pensiamo che gli animali siano un vettore, né che l’uomo lo sia per loro, ma ci voglio altri studi per approfondire”
A cura di Antonio Palma
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Al momento c'è un cane risultato positivo al nuovo coronavirus e sta bene ma gli animali domestici in generale sono al sicuro e difficilmente sono il vettore per il contagio. È quanto segnala Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per il coronavirus dell'unità malattie emergenti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). "Abbiamo rilevato una debole positività in un solo cane a Hong Kong, il cane è anziano, sta bene e non ha sintomi" ha spiegato infatti l'esperta dell'Oms rispondendo alle domande di giornalisti nel corso della consueta conferenza stampa odierna da Ginevra sulla situazione del contagio da coronavirus nel mondo.

"Stiamo lavorando con i colleghi di Hong Kong e altri partner per studiare gli animali che si trovano in casa di persone risultate positive al Covid-19 perché solo un animale è risultato positivo e sta bene" ha sottolineato Van Kerkhove. "Per quanto riguarda la trasmissione non pensiamo che gli animali siano un vettore, né che l'uomo lo sia per loro, ma ci voglio altri studi per approfondire" ha aggiunto la responsabile tecnica dell'Oms per l'emergenza coronavirus. "Gli animali non sono un serbatoio, semmai sono vittime. Succede spesso con le malattie emergenti e dobbiamo stabilire chiaramente ogni aspetto" ha concluso Van Kerkhove.

"Si tratta di un solo caso e potrebbe anche non significare niente. Anche il virus della Sars vent’anni fa ha avuto una fase di passaggio nei gatti, ma questo non ha comportato una valutazione epidemiologica significativa" ha spiegato anche il professor Canio Buonavoglia, docente di Malattie Infettive al Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Bari. L'animale, risultato positivo al coronavirus a ben due test, del resto è stato in contatto per giorni con persone infette e in spazi ristretti. Dopo la notizia arrivata nei giorni scorsi, in via precauzionale le autorità Hong Kong hanno disposto per lui una quarantena per due settimane in un rifugio che non ha ospiti altri quattrozampe.

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