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Covid 19

Dimesso il paziente 1 Mattia: “Io fortunato, tornare a respirare la cosa più bella”

“Da questa esperienza ho imparato che è fondamentale stare in casa. Io sono stato fortunato ma ora potrebbero non esserci i mezzi per guarire tutti”. Queste le prime parole di Mattia, il paziente 1 di Codogno che è guarito dal Coronavirus e sta per tornare a casa. “Ora vorremmo proprio dimenticare questa brutta esperienza e tornare alla nostra normalità”.
A cura di Francesco Loiacono
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"È difficile fare un racconto di quello che mi è successo. Ricordo il ricovero a Codogno, mi hanno detto che sono stato 18 giorni in terapia intensiva. Poi nel reparto malattie infettive dove ho ricominciato a respirare, la cosa più semplice e bella". Sono le prime parole di Mattia, il paziente 1 di Codogno, in provincia di Lodi, il primo cittadino italiano trovato positivo al Coronavirus. "Da questa esperienza ho imparato che è fondamentale stare in casa. Io sono stato fortunato ma ora potrebbero non esserci i mezzi, medici e materiali per guarire tutti", ha detto Mattia in un messaggio audio diffuso durante la consueta conferenza stampa della Regione Lombardia per fare il punto sull'emergenza Coronavirus. "Ora chiedo a tutti i media di rispettare la privacy mia e della mia famiglia perché vorremmo proprio dimenticare questa brutta esperienza e tornare alla nostra normalità", ha detto Mattia, che potrà assistere alla nascita della figlia.

Il papà di Mattia è morto a causa del virus

Purtroppo anche Mattia, al di là delle "cicatrici" che questa drammatica esperienza lascerà sulla propria pelle, ha vissuto da vicino un grave lutto. Il padre, infatti, è morto proprio a causa del Covid-19. L'uomo, Moreno, era originario di Castiglione d'Adda, uno dei comuni del Lodigiano inizialmente più colpiti dall'epidemia, nonché il primo focolaio del virus. Moreno è deceduto venerdì 20 marzo, dopo due settimane di ricovero.

Mattia ha vinto la sua battaglia

Mattia ha invece vinto la sua battaglia contro il virus, iniziata lo scorso giovedì 20 febbraio, quando grazie a un'intuizione di un'anestesista dell'ospedale di Codogno gli venne fatto il tampone che certificò il primo caso di positività al virus in un cittadino italiano (dopo la coppia di turisti cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma). Mattia, manager 38enne molto appassionato di sport, è stato a lungo ricoverato in terapia intensiva prima a Codogno e poi al Policlinico San Matteo di Pavia, i cui medici ha voluto ringraziare nel suo messaggio audio. Lo scorso 9 marzo finalmente è uscito dal reparto di terapia intensiva, passando nel reparto di sub-intensiva: poi la notizia della sua guarigione e delle sue dimissioni, giusto in tempo per poter veder nascere la figlia.

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