Pubblichiamo la lettera di un tecnico di una società di telefonia fissa che in questi giorni di emergenza coronavirus sta continuando a lavorare nelle case degli utenti.
"Non so se questo messaggio arriverà mai a qualcuno nel governo, ma ci provo lo stesso. Sono un tecnico di linee telefoniche che lavora in subappalto per tutti i gestori telefonici. Io come tutti i miei colleghi siamo spaventati poiché ci rechiamo in casa delle persone ogni giorno e siamo sia a rischio contagio che veicolo di contagio: abbiamo paura per noi, per le nostre famiglie, per i nostri concittadini che visitiamo quotidianamente, abbiamo davvero tanta paura.
I DPI che si trovano non sono adeguati o nella peggiore delle ipotesi non sono disponibili: sappiamo di dover prestare servizio per un bene di prima necessità ma la salute deve venire prima di tutto, chiedo a chiunque leggerà, se verrà mai letto questo messaggio, di aiutarci a lavorare in sicurezza o quantomeno arginare il rischio contagio, per noi e per la comunità. Vi chiedo aiuto, per tutti noi, che in silenzio svolgiamo il nostro lavoro. Grazie a chiunque dedicherà solo un attimo alla nostra categoria".